Mertens scalpita, proprio a Bologna scopri di non essere falso ma vero nueve

4 Febbraio 2016, una data che segnò una svolta nel campionato del Napoli e nel destino di Mertens. Fu nella passata stagione a Bologna che il belga scoprì di essere davvero un nueve. Non falso nueve, proprio vero. Un centravanti non di passaggio, messo lì perchè Milik era infortunato, perchè Gabbiadini era stato venduto, perchè Higuain non c'era più e perchè Pavoletti era appena arrivato in azzurro. Tre gol al Dall'Ara nel devastante 7-1 degli azzurri col Bologna, proprio la squadra e la città che domenica sera metteranno in scena una nuova sfida. Quel cappotto pesantissimo fece molto male al Bologna, che ancora lo ricorda con terrore, e mise le ali alla squadra di Sarri. Quel giorno per la prima volta Dries Mertens, grazie alla strepitosa tripletta, divenne capocannoniere del campionato con 16 gol. E il Napoli si riscoprì una macchina perfetta, che quando tutto gira è capace di qualsiasi impresa. Una punizione magica al 33', che si era procurato lui stesso, il bis al 43' a chiudere i giochi per il momentaneo 4-1 con dribbling ai danni di Mirante e tocco comodo a porta vuota, su assist di Zielinski, un assist dopo slalom vorticoso per Hamsik per il destro a giro dell'1-5 e la rete finale su tocco di Allan, dopo essere passato in mezzo a una difesa felsinea in versione presepe. Una serata indimenticabile per Mertens che risente profumo di gol ora che si torna a Bologna. Sarri ancora sta studiando la formazione da mandare in campo, visto che con i tanti impegni di fila ricorrerà al turnover (Diawara favorito su Jorginho ad esempio) ma una certezza c'è: o che giochi centravanti o che si sposti sulla fascia per far spazio a Milik (con Insigne in panchina) Mertens c'è.

Stefano Grandi