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Mazzarri riparte dal Toro: Qui per fare grandi cose. In Italia si vince subendo pochi gol

05/01/2018 11:15

Mazzarri riparte dal Toro: Qui per fare grandi cose. In Italia si vince subendo pochi gol |  Sport e Vai

L'avventura di Walter Mazzarri al Torino è ufficialmente cominciata. L'ex allenatore di Inter e Napoli nel corso della conferenza stampa di presentazione in granata ha sottolineato subito il buon rapporto con il presidente Cairo: “Quando mi ha chiamato ho trovato subito molto feeeling, che nel calcio è molto importante. Poi, anche se credo di essere ormai un tecnico navigato, entrare nel Filadelfia mi ha fatto venire la pelle d’oca. Questa è una società gloriosa. Io ho bisogno di stimoli, e in questo momento sono molto carico e anche un pizzico emozionato. Sostituire un collega dispiace sempre. I giocatori erano un po’ frastornati perché erano legati al mister, ma è normale. Grave se non fosse così. Ho detto ai ragazzi: so che eravate legati a Sinisa, ed è giusto che sia così. Ci sono dei valori umani importanti. Poi ho chiesto la disponibilità e di seguire le mie idee". L'obiettivo è ricreare a Torino la stessa dimensione delle esperienze passate, quella di Napoli più che quella dell'Inter: “Nella mia carriera si è sempre vista la mia mano: e questo non vuol dire 3-5-2 o che so io, ma si vede che la squadra sa quello che deve fare. Poi in certe annate ho avuto giocatori più forti, e ho dato spazio anche più al talento. Devi bilanciare le cose, l’importante è avere sinergia con la squadra. Che loro riescano a capire la mia idea e il mio stimolo. Io sono sempre stato considerato un agitato  in panchina: io provo a dare tutti gli stimoli per vincere le partite. Anche qui farò questo, per far vincere il Torino”. Quindi sul mercato: "Il presidente mi darà le sue idee, ma io non parlerò mai di mercato con voi. Niang è un ragazzo che conosco, un bravo ragazzo. Sa che deve lavorare sulla sua convinzione, non offre il 100%. In Inghilterra ad un tratto ha fatto bene, ora è arrivato il momento che deve capire sin dagli allenamenti che deve tirare fuori tutte le sue potenzialità". Infine sul segreto per vincere in Italia: "Chi ha vinto gli scudetti ha sempre avuto la migliore difesa e quasi mai il miglior attacco. Chiedete a Cavani, Lavezzi, Hamsik: se andate a vedere, noi giocavamo 70′ nella loro metacampo. Cosa voglio dire? Si può anche fare 4 gol e prenderne tre e vincere, ma non paga secondo me questo atteggiamento”.


Tags: inter napoli walter mazzarri torino

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