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Marotta si sbilancia sul futuro di Spalletti e di Icardi

15/04/2019 08:50

Marotta si sbilancia sul futuro di Spalletti e di Icardi |  Sport e Vai

Quello che posso garantire all'Inter è l'esperienza in un mondo pieno di difficoltà. Il gap tra la Juve e le altre resta notevole, per l'aspetto economico, e ci sono ancora diversità tra loro e gli altri club. E' un modello vincente non solo per i risultati sul campo ma come punto di riferimento. L'Inter in 8 anni però ha cambiato 3 proprietà e manca ancora oggi una stabilità all'interno dell'azienda, certe dinamiche non sono controllate fino in fondo ed ecco perchè alla Juve non trapela mai nulla e all'Inter è diverso". Beppe Marotta è l'ospite d'onore di Radio anch'io sport. Il dg nerazzurro non si sbilancia sulle possibilità di Icardi di rimanere. "Percentuali è difficile farne, è una risorsa per noi, è giovane, deve fare ancora esperienze e crescere ed ha ancora 2 anni di contratto con noi. Tutte le valutazioni saranno fatte al momento giusto, conta la volontà della società ma anche quella del giocatore". Ieri Maurito ha lasciato il rigore a Perisic a Frosinone: "Abbiamo gestito situazioni un po' straordinarie in queste settimane ma non si deve per forza essere amici in campo, bensì professionisti. Ieri è stato un bel gesto, tutti devono concentrarsi solo sul bene dell'Inter". Nelle ultime settimane si dice che il vero scudetto è la lotta per la Champions, ed è così se pensiamo allo strapotere della Juve e al Napoli che è secondo ma ha fatto 11 punti in meno dello scorso anno. La Juve avrà il predominio nazionale ancora per qualche anno ma proveremo a lottare per dar loro fastidio". Capitolo allenatore, che succederà a Spalletti? "Ha un contratto di altri due anni e l'Inter sta viaggiando secondo gli obiettivi, l'anno scorso eravamo quinti e ora siamo terzi. Spero che l'allenatore riesca a raggiungere l'obiettivo prioritario, per il resto è giusto dargli fiducia perchè ha dimostrato di saper raggiungere risultati importanti". Capitolo stadio: "E' una situazione importante, è un asset patrimoniale importante ed è una valenza commerciale perchè deve garantire certe caratteristiche e certi ricavi. Non deve essere una cattedrale nel deserto, l'abbiamo visto con l'Allianz Stadium di Torino che ha fatto alzare gli introiti". Si parla di mercato, un ascoltatore chiede Pavoletti e Quagliarella: "Quagliarella l'ho avuto alla Samp e alla Juve, quando purtroppo si ruppe i legamenti. E' un esempio di longevità calcistica. Bisognerà mixare l'età, il valore dei giocatori, sono valutazioni non semplici. La volontà della proprietà è di migliorare, vogliamo far crescere la rosa come esperienza e cultura vincente". Dopo un passaggio veloce su Dybala ("un professionista serio") l'ammissione su Godin: "Lui personifica i valori che cerchiamo, può condizionare positivamente i compagni. La famiglia Zhang vuole fare bene ma ci sono sempre i paletti del FpF che ci legano le mani". Sulle date del calendario Marotta dice: "Con quello attuale saremmo la Lega che inizia più tardi rispetto alle altre e nell'ottica delle problematiche di fine campionato perchè ci saranno gli Europei, ne parleremo in Consiglio di Lega oggi". Capitolo arbitri e Var: "Sono favorevole alla tecnologia che ci sta aiutando a limitare gli errori, i fuorigioco e i falli violenti vengono letti nel migliore dei modi, la difficoltà è sui rigori per i falli di mano ma nasce da un problema dell'Ifab che stabilisce le regole". Ultima riflessione sulle polemiche per il campionato falsato dopo il ko della Juve con la Spal: "No, anche se Allegri avesse fatto giocare la migliore formazione la testa sarebbe stata alla Champions".


Tags: juventus inter marotta

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