03/11/2017 11:02
Le parole di Sarri in conferenza hanno fatto strabuzzare gli occhi prima ai cronisti in sala stampa, poi ai tifosi davanti alla tv o ai siti internet: "Cercheremo di portare velocemente Mario Rui ad un livello importante. Ma deve crescere di condizione, al momento non è ancora pronto per giocare 90 minuti". Già, proprio l'uomo che dovrebbe sostituire stabilmente Ghoulam almeno fino a gennaio, quando il mercato dovrebbe rifornire il Napoli di alternative sugli esterni.
La domanda è: com'è possibile che a novembre inoltrato, con la stagione iniziata da quasi 3 mesi, uno dei due soli acquisti del mercato estivo - l'altro è Ounas - non abbia ancora raggiunto un livello fisico tale da poter essere impiegato? La risposta, probabilmente, è nel fatto che, finora, Mario Rui non ha giocato mai. Soltanto 3' nel finale di Napoli-Cagliari, un mese fa, e solo perché Ghoulam febbricitante aveva accusato un giramento di testa nel finale di partita.
L'incapacità di alternare gli uomini, di far rifiatare i big e di tenere sulla corda le seconde linee, è - finora - l'unico piccolo, grande corto circuito del sarrismo. Giocano sempre gli stessi, anche nelle occasioni in cui sarebbe pensabile un po' di turnover. Comprensibile che l'undici base sia proposto e riproposto nelle grandi sfide con le big, meno che quegli stessi undici debbano giocare tutti insieme contro Benevento, Cagliari o Verona. Il discorso, ovviamente, non vale solo per Mario Rui, ma anche per altri giocatori come Maksimovic, Giaccherini, Ounas, lo stesso Rog, di fatto utilizzati col contagocce. Per non parlare di Tonelli, letteralmente sparito dai radar.
Sono tre anni che la questione si ripropone: nel 2015-16 la rosa era oggettivamente corta, l'anno successivo è stata notevolmente ampliata, quest'anno rifinita il tanto che ci voleva per completare il cerchio. Ma in campo ci vanno sempre gli stessi, in qualsiasi occasione. Salvo poi dover cercare frettolosamente un piano B nelle situazioni di emergenza. L'anno scorso la rottura di Milik ha fatto esplodere Mertens centravanti. Magari quest'anno, in attesa che Mario Rui entri finalmente in condizione, sarà la volta dell'esplosione di Hysaj nelle vesti inedite (ma non troppo) di terzino sinistro.
Rino Dazzo