La sconfitta di
Marassi contro il
Genoa ha fatto svanire l’imbattibilità della
Juventus in campionato e riportato i bianconeri indietro di una settimana, al k.o. di
Atene contro l’
Olympiakos. Come in
Grecia, anche al
Ferraris la Juventus ha dominato e creato molte occasioni da gol senza però capitalizzarle, pagando nel finale una disattenzione difensiva che è risultata fatale. Più che la difesa, è probabilmente la tendenza dei bianconeri a sprecare importanti palle gol e, soprattutto, il fatto che la squadra stia diventando preoccupantemente
Tevez-dipendente. Scorrendo i tabelloni delle gare giocate sin qui dai bianconeri, ci si rende conto, infatti, che, ad eccezione della prima giornata di campionato contro il
Chievo (a decidere fu un autogol), e della terza contro il
Cesena, la Juventus ha vinto solo quando Tevez è risultato decisivo con una giocata, gol o assist che sia.
TEVEZ-DIPENDENTI. Senza le invenzioni dell’argentino, i bianconeri non hanno mai vinto: è capitato due volte in
Champions League, contro
Atletico Madrid e Olympiakos, ed una, ieri sera, in campionato. Quando Tevez non risulta decisivo negli ultimi venti metri, la Juventus perde. Viceversa, se l’
Apache si accende, fioccano gol e vittorie. Tevez ha firmato, nell’ordine: un gol e un assist contro l’Udinese (2-0), una doppietta in Champions al
Malmoe (2-0), la rete decisiva al
Milan (1-0), una doppietta all’
Atalanta (3-0) e alla
Roma (3-2), un assist contro il
Sassuolo (1-1) e il
Palermo (2-0). I suoi compagni di reparto, invece, al momento sono risultati molto poco incisivi:
Llorente è andato in gol solo domenica contro il Palermo,
Morata solo contro l’Atalanta,
Giovinco è ancora a secco. La sensazione è che, se questi giocatori, autori spesso di buone prestazioni, non riusciranno a cambiare marcia anche in zona gol, la Juventus sia condannata ancora a soffrire nelle gare in cui gli avversari, come accaduto ieri, montano una guardia spietata su Tevez.
LE PAROLE DI ALLEGRI. Allegri, al momento, ha evitato di sottolineare questo aspetto, attribuendo la prima sconfitta in campionato alla combinazione tra sfortuna e pessimo stato del campo di gioco di Marassi. “
Abbiamo giocato su un campo impresentabile, non si può giocare così - ha dichiarato il tecnico bianconero dopo la gara -.
Dobbiamo rimproverarci solo gli ultimi 30 secondi, per vincere i campionati servono anche i pareggi, basta fare un solo punto in più rispetto alla seconda. Abbiamo lottato alla pari col Genoa, ora questo risultato ci serva da lezione. Stasera tra pali, traverse e parate di Perin potevamo andar via con uno 0-0 col rammarico di non aver vinto. Aver addirittura perso ci lascia l'amaro in bocca ma questa serata ci deve far crescere a livello di maturità”. Oltre che maturità, però, sarà bene che il tecnico chieda un po’ più di concretezza ai suoi attaccanti.