Mandzukic: "Debilitato da un'infezione, ma ora il peggio è passato"

In una intervista verità alla testata croata Sportske Novosti, Mario Mandzukic fa il resoconto dei primi mesi in maglia bianconera, spaziando dai momenti difficili degli esordi a quelli trionfali delle ultime settimane: "L'avvio di stagione è stato perfetto, abbiamo vinto la Supercoppa Italiana ed ho segnato un gol alla Lazio. Poi, però, sono arrivate due sconfitte ed un pareggio nelle prime tre gare di campionato, su tutta la squadra ma in particolare su di me sono ricadute pressioni e negatività. Io mi sono fatto male già alla prima partita contro l'Udinese, un'infezione mi ha debilitato a lungo ed ero veramente disperato perché non mi era mai accaduta in carriera una cosa del genere. Non ho mai detto nulla pubblicamente perché non volevo alibi, ma ho preso antibiotici ed il mio corpo si è debilitato. Il dolore è continuato per due mesi, poi ho avuto un altro infortunio al tendine e sono stato costretto ad un'altra pausa forzata. Allegri mi ha supportato e mi ha dato fiducia, mi è stato vicino nel momento difficile e questo è importante per me, significa moltissimo. La Juventus in Italia è un'istituzione, ovunque giochiamo ci sono sempre tantissimi tifosi, ciò che mi ha colpito è stata la reazione della società durante il periodo negativo: con la loro presenza agli allenamenti, sempre discreta e senza panico o confusione, i dirigenti hanno fatto capire la serietà della situazione". Quindi un retroscena sul suo arrivo a Torino: "Con la Juventus c'era già stato un contatto importante prima del 2012, poi arrivò il Bayern ma era destino che finissi alla Juve prima o poi. Da sempre nutro rispetto per i loro senatori, Buffon era mio idolo da bambino, conoscevo Barzagli dai tempi del Wolfsburg e con Chiellini ho avuto battaglie da veri uomini".