Ma è Higuain o Kalinic? Il Pipita non segna più

Cinquanta giorni dopo e la metamorfosi sembra completata: dal 28 ottobre, giorno del suo ultimo gol con la maglia del Milan (contro la Sampdoria) ad oggi per Gonzalo Higuain è davvero il periodo più buio della sua avventura in rossonero. Sette partite (cinque di Serie A e due di Europa League con tanto di squalifica per due giornate dopo il cartellino rosso – e il rigore sbagliato come aggiunta – contro la Juventus) senza segnare e il dubbio che assale i tifosi: ma è Golzalo o Kalinic? Sembra si sia tornati agli anni bui con Andrè Silva e il croato che in due non segnavano mai. Possibile che l'argentino abbia dimenticato come si fa? Eppure le occasioni le ha avuto visto che nelle ultime due partite contro Olympiacos e Bologna ha calciato 32 volte, ma nemmeno una è andata a buon fine. Nei giorni scorsi, Gattuso ha ripetuto di aspettarsi di più da Gonzalo non solo a livello di gol, ma anche di leadership. Una parabola strana quella del Pipita: ha iniziato la stagione da vero uomo-squadra, pronto ad aiutare tutti anche a costo di segnare poco o niente, sembrava aver ripreso a segnare con continuità poi il buio su tutti i fronti. Il Milan, mai come ora con tanti infortunati e squalificati, ha bisogno di lui e lui ha bisogno del gol, anche per legittimare un riscatto estivo che costerà parecchio. Prima della fine dell'anno restano ancora tre partite. Per rimettere Kalinic nei ricordi e ritrovare il vero Higuain.