Lorenzo Insigne vorrebbe ritoccare l'ingaggio, il Napoli no

L'attaccante azzurro è insoddisfatto e vorrebbe ricevere maggior riconoscimento dal club partenopeo. Il presidente Aurelio de Laurentiis invita invece il "ragazzino a stare al proprio posto".

Un periodo negativo - Che Lorenzo Insigne stia vivendo momenti difficili a Napoli è sotto gli occhi di tutti, specialmente dopo una stagione in Serie A al di sotto delle aspettative e l'esperienza tutt'altro che positiva con la maglia della nazionale. In più, ad aggravare il clima poco sereno che gravita intorno all'attaccante, si è aggiunta la spiacevole crisi di Dimaro, in cui il partenopeo ha protestato silenziosamente contro il club ed è stato accolto dai cori di protesta dei propri tifosi, ferita in ogni caso subito ricucita in allenamento il giorno seguente.

Premesse molto diverse - E pensare che Lorenzo Insigne due anni fa era approdato a Napoli sotto auspici del tutto differenti. L'azzurrino infatti era tornato alla corte di Aurelio de Laurentiis al termine del prestito al Pescara, con cui l'attaccante era definitivamente esploso. Con gli abruzzesi infatti aveva ottenuto la qualificazione diretta in Serie A, crescendo sotto l'egida di Zdeněk Zeman, uno che coi giovani ci sa decisamente fare. I numeri parlano di un calciatore dal rapporto intimo con il goal, 38 presenze e 20 reti collezionate in Serie B con la maglia dei delfini e una stagione da assoluto protagonista.

Il percorso a Napoli - Numeri decisamente diversi da quelli registrati durante la permanenza nel capoluogo campano, in cui Lorenzo Insigne è sceso in campo 95 volte segnando 14 goal, non male, ma ancora troppo poco per un giocatore considerato il futuro di questa squadra. Di certo ancora poco per chiedere un aumento di stipendio alla società, il cui presidente ha riposto così: "Se c'è stupidità degli agenti o voglia di sfruculiare il pasticciotto, io dico <ragazzino stai al tuo posto>. Le regole del contratto sono chiare".