Lisandro Lopez si presenta: Chiamatemi Licia, vi aiuterò a vincere

Ama la cumbia e gli piace cantare anche se non si considera bravo, nelle esultanze dopo un gol fa il gesto dell'aquila e dedica la rete a Dio, sta cercando casa a Milano centro e ha scelto la maglia n.2 "Perché è un numero che mi accompagna da tanti anni, mi è sempre andata bene e l'ho tenuta", il suo soprannome è “Licia, tutti i Lisandro in Argentina da piccoli vengono chiamati così. A Santa Fé mi hanno sempre chiamato Lici, poi da calciatore Licia". Il nuovo acquisto dell'Inter, Lisandro Lopez si presenta anche ai tifosi nerazzurri attraverso l'ormai tradizionale conferenza social durante cui ha risposto alle domande tramite Facebook, con la mediazione di InterTV. ll difensore argentino parla della trattativa ("Tutto è stato molto veloce, me ne sono accorto quando il mio agente mi ha detto che era andato tutto bene, è uno dei club migliori al mondo, sogni di venirci da piccolo e grazie a Dio sono qui") e si racconta: "Sin da piccolo ho avuto due idoli. Demichelis e Samuel, pilastro della difesa. Aveva grande grinta e spirito di sacrificio, molto forte. Ho giocato nell'Arsenal de Sarandi e del Boca Juniors e mi hanno aiutato a venire qui. Voglio aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi, non siamo lontani dal primo posto e speriamo di qualificarci in Champions. Non ho problemi in un modulo o nell'altro, ho giocato tanto a tre e a quattro. Posso portare esperienza, farò tutto ciò che può aiutare la squadra". Il giocatore più difficile da marcare non c'è: "Tanti, uno è Messi, il più difficile. Ma anche Ronaldo, Neymar... In Argentina-Brasile ho marcato Neymar, ma il più difficile è Messi". Al Benfica hai giocato con Julio Cesar: "Julio è un amico, un fenomeno dentro e fuori dal campo. Gli voglio molto bene, mi ha aiutato molto al Benfica, mi ha dato tanti consigli. E' un fenomeno assoluto, tra i migliori giocatori che ho conosciuto. Ricordo l'Inter del Triplete, c'erano Julio Cesar, Maicon, Samuel, Chivu, Cambiasso, Zanetti, Eto'o, Milito, Sneijder... Squadra molto forte, c'era un grande gruppo e ha vinto il Triplete. Tra i compagni chi mi ha impressionato? Mauro Icardi lo conosciamo tutti dal punto di vista calcistico, è molto forte e in questi allenamenti mi sono accorto che è un fenomeno, merita quello che sta vivendo, Mauro mi ha dato il benvenuto, mi ha presentato tutta la squadra e mostrato il club. E' una persona eccellente, personalmente non lo conoscevo ma è fantastico. Sono orgoglioso di averlo conosciuto. Spalletti mi ha fatto una buona impressione, è un allenatore serio, lavora molto sotto il profilo tattico. Lui si aspetta molto da me, non è l'Inter che deve adattarsi a me ma il contrario. E' un tecnico eccellente".