La Lazio vuole affossare Inzaghi, Pioli: Vogliamo le semifinali

Mors tua, vita mea. Lo direbbe probabilmente Lotito pensando al destino di Pippo Inzaghi. La sua panchina al Milan è appesa alla gara di coppa Italia di domani con la Lazio: un’altra sconfitta potrebbe costargli l’esonero ma i biancocelesti non intendono fare sconti. Dopo il successo per 3-1 in campionato di sabato la Lazio vuole il bis anche in coppa come conferma il tecnico Pioli: “Gara difficile come la scorsa, non è stato facile contro un avversario determinato. Non dobbiamo cambiare l'atteggiamento: rispetto per gli avversari ma consapevolezza nei nostri mezzi. Sabato non era il Bayern Monaco, ma la Lazio che desideriamo. Dobbiamo avere sempre continuità, abbiamo vinto meritatamente, da mercoledì ripenseremo al campionato. Ora vogliamo andare avanti in coppa, cercheremo di vincere, poi torneremo a pensare al campionato”. In campo la formazione migliore: “Il nostro modo di giocare richiede molte energie, dovrò fare valutazioni in questo senso e vedere chi ha recuperato di più. La squadra deve avere ritmo per l'intera positiva, i risultati aiutano a recuperare meglio. Ho visto la squadre bene dal punto di vista mentale, dobbiamo superare il turno. Può essere che la formazione migliore sia anche con 7 giocatori diversi rispetto a sabato. Sarà importante l'approccio, abbiamo le certezze e il modo di stare in campo per mettere in difficoltà un Milan determinato”. Il problema è l’attacco. Dopo l’infortunio di Djordjevic, che domani si opera al malleolo fratturato, si cerca una nuova punta sul mercato: “Sono dispiaciutissimo per Filip, è una grande persona, un ragazzo forte e tornerà più forte di prima. Stiamo valutando la situazione, bisognerà intervenire. Non è semplicissimo trovare uno con le stesse caratteristiche, stiamo cercando uno che abbia quelle adatte per noi. Non abbiamo molto tempo, è stata una cosa inaspettata. La società si dimostrerà pronta. Perea? Avrebbe il vantaggio di conoscere l'ambiente, ha caratteristiche adatte al nostro gioco offensivo. Ma stiamo valutando con la società”.

Stefano Grandi