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Lautaro: In Champions gruppo della morte ma vogliamo fare la storia

10/09/2018 13:54

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Prima o poi tornerà al Racing (“il giorno che vorranno che torni io ci sarò, ho solo bei ricordi”), non prova risentimenti per Sampaoli che lo escluse dal Mondiale (“è sempre stato chiaro, lui era il ct e lui decideva, ho vissuto il mondiale in Russia soffrendo come un tifoso”) e sperava di poter far vedere in nazionale di essere pronto a dare il suo contributo ("E' ancora difficile accettare il fatto di dover andare via, perché ero molto contento di poter disputare queste partite con la Nazionale; è una grande sfida per tutti, con questo nuovo staff tecnico che è venuto a dare una mano e con questo nuovo gruppo. Era una cosa importante per me, però i medici e lo staff tecnico hanno deciso che non avrei giocato a causa del mio fastidio al polpaccio sinistro. Non ero al cento per cento e per non rischiare nulla abbiamo deciso di prendere una pausa. Continuerò a curarmi e cercherò di recuperare nel miglior modo possibile") ma Lautaro Martinez sente che il futuro è dalla sua parte. Con l'Argentina (“Ho giocato nelle selezioni giovanili ed è qualcosa di meraviglioso. Ogni giocatore lo sogna. In seguito, raggiungere la Nazionale maggiore è una sfida, un obiettivo ancora più grande. È stata una grande felicità essere tornati. Ora penso a recuperare per ritornare. Questo è il prossimo obiettivo che ho: lavorare nel club, recuperare dall'infortunio e rispondere alla prossima convocazione") come con l'Inter. In una lunga intervista al Clarin il Toro nerazzurro si confessa e dice: "Ho sempre detto di ammirare Falcao sin da ragazzino. Mi identifico in lui per il modo di giocare e le caratteristiche. Con Icardi sto imparando molto in Italia, perché è lì da molto tempo e mi sta dando una grandissima mano. E di questo gliene sarò sempre grato, passiamo molto tempo insieme anche al di là di quello che facciamo nel club. Condividiamo tante chiacchierate e cene, mi sta aiutando tantissimo in questi primi mesi a Milano ed è per questo che si è creata una buona relazione. Sono molto grato per le cose nelle quali mi ha aiutato. E' uno che dà il 100% per un compagno. E' una cosa che ho vissuto e visto dentro lo spogliatoio. Si mette sempre a disposizione per dare una mano a qualunque nuovo giocatore. Come calciatore non c'è molto da dire, è sotto gli occhi di tutti come sia un attaccante potente, che salta i due centrali. Questo è molto importante per ricevere la palla alle sue spalle". L'Inter non ha iniziato bene poi ha vinto l'ultima partita: "Siamo una squadra nuova, con tantissimi nuovi innesti. Ci stiamo conoscendo e stiamo assimilando le idee di Luciano Spalletti per portarle in campo. Forse ci manca ancora il poterle esprimere nei 90 minuti, ma ci stiamo lavorando. In Champions avremo partite molto belle con Barcellona, Tottenham e Psv Eindhoven. Vogliamo dare il meglio per fare la storia. Tutti vedono il nostro girone come il gruppo della morte, però bisogna lavorare, allenarsi, dare il meglio e cercare di fare la storia. E' un torneo che l'Inter non gioca da tanto tempo e ora sta costruendo un gruppo importante per questo obiettivo". Poi parole di elogio per Javier Zanetti ("Mi ha aiutato, così come Icardi, sin dai primi giorni della mia esperienza a Milano. Anche adesso si interessa molto relativamente al mio infortunio”) e Milito: “Anche lui mi ha aiutato molto, mi chiama ancora, mi chiede come sto, è premuroso ogni giorno, gli sono grato perchè quando era un giocatore mi disse due-tre cose che mi sono rimaste impresse, quali? Le tengo per me”.


Tags: martinez Icardi Argentina

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