Juventus, ecco la reazione di Sarri a comunicato esonero

Come l'ha presa Maurizio Sarri la notizia dell'esonero? Il tecnico bianconero da giorni aveva cominciato a sentire puzza di bruciato. La ridda di nomi che radiomercato sparava ogni giorno come potenziale nuovo allenatore della Juve (dai più credibili Allegri, Inzaghi e Pochettino fino a Zidane e alle suggestioni Mancini e Paulo Sousa) senza che dalla società arrivassero smentite credibili (il solo Paratici provava a dissimulare senza troppa convinzione) suonavano come campane funebri. Quando Agnelli ha presentato Pirlo come allenatore dell'U.23 ringranziando dirigenti e giocatori per lo scudetto ma senza citare Sarri si era già capito che la situazione era in alto mare.

Sarri amareggiato per l'esonero

Sarri sperava di far strada in Europa per meritare la conferma (nonostante la battuta - poco riuscita - sul dilettantismo di chi giudica per una sola gara) ma dopo l'eliminazione con il Lione ha cominciato a capire che la sua avventura in bianconero era finita. Male. Si è aggrappato al contratto e a una speranza ma quando è andato a dormire (ha trascorso una notte senza chiudere occhio), come riporta Il Mattino, aveva già l'appuntamento con Andrea Agnelli alle 10,30. I ragazzi del suo staff avevano capito tutto: «Ci mandano via». E così con la faccia triste, con la morte nel cuore, Sarri subito dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento, ha voluto comunicare alla sua truppa di fedelissimi dal vivo la decisione. «Dicono che non sia scattata la scintilla tra noi e la squadra», si sarebbe limitato a dire. Sempre secondo il Mattino a Sarri sarebbero arrivati sms di solidarietà da parte di alcuni suoi ex giocatori del Napoli, cui però non ha risposto per la profonda amarezza del momento.