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L'Heysel 33 anni dopo: Intitolata piazza tra commozione e ricordi

29/05/2018 12:46

L'Heysel 33 anni dopo: Intitolata piazza tra commozione e ricordi |  Sport e Vai

E' stata intitolata oggi alla vittime della tragedia dell'Heysel la lpiazzetta compresa tra lungo Dora Agrigento e strada del Fortino a Torino. La cerimonia si è tenuta presso la biblioteca civica "Italo Calvino", dove, fino al 30 giugno, sarà esposta la mostra "Per non dimenticare Heysel", di Massimo Tadolini. Alla cerimonia – che cade 33 anni dopo la tragedia - sono intervenuti il presidente del Consiglio Comunale e della commissione Toponomastica, Fabio Versaci, il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, il dirigente della Juventus, Gianluca Pessotto, il presidente dell’Associazione dei famigliari vittime dell’Heysel, Andrea Lorentini e la presidente del Comitato di Reggio Emilia “Per non dimenticare Heysel”, Iulianda Bodnari. L'ex terzino bianconero, commosso, ha detto: Quando nasce un luogo di memoria, siamo felici di essere qui. Ai tempi di quell'evento avevo 15 anni e mi ci affacciai per vedere una partita calcio e vidi una tragedia. Ora tante cose sono migliorate, ma c'è ancora da fare nel migliorare le strutture e l'educazione, sono contento di vedere qui tante persone che vogliono ricordare coloro che sono andati a vedere una partita e non sono tornati. Quando la Juve va in giro per l'Italia questi morti ancora non vengono rispettati, perché non è una tragedia solo juventina. Da sportivo spero che d'ora in poi un uno stadio si vivano solo le emozioni sportivo e si pianga per una vittoria o una sconfitta, ma mai per una morte”. Anche la Juve, sul suo sito internet, ha voluto ricordare quel triste giorno del 29 maggio 1985, scrivendo: “Accadde tutto circa un’ora prima di Juventus-Liverpool.

Il 29 maggio 1985Bianconeri e Reds erano quasi pronti a scendere in campo per dare vita a un’emozionante Finale di Coppa dei Campioni, ma poco dopo le 19 successe qualcosa cui trovare un senso è difficile, anzi impossibile, anche oggi, a 33 anni di distanza.

Successe tutto in pochi, pochissimi minuti: l’assalto di una frangia di esagitati hooligans, la folla che si spostò per cercare riparo ma trovò invece il crollo di parte del Settore Z dello stadio: un settore che, in memoria di quella notte di pazzia, non fu mai più ricostruito.

Sono passati 33 anni ma è impossibile, ancora oggi, comprendere quello che successe. Capire come in un battito di ciglia una serata di festa si sia trasformata in una delle più immani tragedie della storia dello sport, come una notte di pallone, palpitazione, sorrisi e lacrime, legate però solo al calcio, si sia potuta trasformare in un lungo e straziante pianto.

Lungo come il conteggio delle vittime39: i trentanove angeli dell’Heysel che sono sempre con noi”.

 


Tags: juventus heysel pessotto

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