L'ad dell'Inter: Suning mai in black list cinese, Zhang ti spinge a sognare

Il cielo è nerazzurro. Almeno secondo Alessandro Antonello, che oggi occupa il ruolo di Amministratore Delegato della nuova Inter targata Suning e ha ben chiara la situazione del club come spiega in un’intervista al Corriere della Sera: “Rallentamento sul mercato? A luglio la strategia era chiara: ritorno in Champions nel rispetto del fair play finanziario. Il ritorno in Champions produce un ritorno economico e spinge il marchio Inter. Con Suning non abbiamo mai vissuto una situazione di chiusura e mai Suning è stata in una black list. C’è stato un rallentamento, questo sì, che il governo cinese ha imposto per difendere la propria valuta. Ciò significa più controlli ed è inevitabile un rallentamento. Suning però sta facendo tutti gli investimenti necessari per riportare l’Inter in alto”. Il mercato cinese si è dimostrato difficile da sfruttare: “Perché Suning fattura 53 miliardi di dollari l’anno, ha 250 milioni di persone registrate online. L’Inter può sfruttare questa base, con una crescita organica. Il mercato del calcio cinese ha bisogno di tempo per maturare”, ha continuato Antonello. Che così spiega le difficoltà legate allo spostamento di Ramires dal Jiangsu all’Inter: “Sono progetti diversi. Qui si pensa come può il Jiangsu aiutare l’Inter, in Cina magari pensano il contrario. Se le esigenze non combaciano non si può fare”. Una battuta finale su Zhang Jindong: “È un uomo di grande personalità, leadership e forza. Sposta l’asticella sempre verso l’alto. Ti spinge a sognare, a volare alto. E poi la famiglia Zhang si inserisce nel solco delle grandi dinastie nerazzurre, con Moratti in questo senso c’è una continuità molto forte”.