14/05/2016 12:41
Il sì della Fifa, scontato dopo che l'Uefa nei giorni scorsi aveva già votato a stretta maggioranza per l'ammissione tra le federazioni affiliate, è arrivato in maniera quasi plebiscitaria, con 141 voti favorevoli su 164. Il Kosovo, come Gibilterra, è ora a tutti gli effetti un membro della Fifa. Da settembre sarà in corsa per il Mondiale, anche se ancora non è chiaro in quale girone sarà inserito. E non è chiaro neppure quale squadra potrà schierare. In teoria, in base ai regolamenti, chi ha già giocato per una nazionale non può, anche se lo volesse, passare ad un'altra. Ma il regolamento non si applicherebbe alle 'nuove' nazionali, quelle che hanno appena ottenuto un riconoscimento ufficiale. Al di là delle proteste della Serbia, che ha annunciato un'opposizione ad oltranza e sta già preparando il ricorso al TAS di Losanna, supportata da potenze politiche ma non calcistiche come Russia o Cina, viene da chiedersi come si comporteranno i tantissimi 'esuli' kosovari sparsi per l'Europa. Molti di questi sono da anni dei punti fermi della nazionale svizzera. Il più famoso è Shaqiri, ma come dimenticare Behrami, l'astro nascente Xhaka, il gioiellino Mehmeti, giusto per fare qualche nome eccellente. Ciascuno, kosovaro doc o figlio di kosovari, risponderà secondo coscienza. Magari come ha fatto Januzai, star del Manchester United, che ha già reso pubblica la sua scelta: "Resterò col Belgio, è qui che sono diventato un calciatore".