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Kalac: In allenamento guai a chi toccava Kakà, che onore aver avuto Ancelotti

23/05/2020 15:19

Kalac: In allenamento guai a chi toccava Kakà, che onore aver avuto Ancelotti |  Sport e Vai

"Sarei potuto andare alla Fiorentina dove sarei stato il numero uno, ma come avrei potuto dire di no al Milan. Non c’era nemmeno da pensarci". L'ex portiere rossonero Kalac si confessa al portale australiano The World Game e scodella tanti aneddoti: "Un giorno stavo bevendo un drink nel centro; il cameriere mi si avvicinò e mi disse ‘oggi hai fatto schifo in allenamento’. Mi sono detto ‘come diavolo fa questo tipo a sapere come sono andato’. Poi ho scoperto che parti delle nostre sessioni venivano trasmesse in streaming in diretta per i tifosi ogni giorno. E se non ti esibivi al massimo perdevi rapidamente il rispetto dei fan”. Poi il ricordo dei compagni:“Gennaro Gattuso? Un ragazzo eccezionale che ha vinto tutto, ma tanto umile e concreto. Il calciatore più influente è stato Paolo Maldini. Quando parlava tutti ascoltavano. Il numero uno come giocatore e leader. Aveva un carattere e una personalità forti. Uomo di alto livello a 360 gradi. Chi non potevi toccare durante l’allenamento era Kaká; dovevamo tenerlo in forma perché poteva vincere delle partite da solo per noi. Tutti erano incredibilmente umili e dovevano anche essere brave persone. Sono stato orgoglioso di compagni di squadra come Andrea Pirlo, Clarence Seedorf e Ronaldinho. Ancelotti? Il miglior allenatore mai avuto. Lavorare con un mister della sua statura, vedere il modo in cui si rapportava con i top player e il modo in cui rendeva felice lo spogliatoio è stato un privilegio e un’esperienza di apprendimento enorme per me”.


Tags: milan kakà Kalac

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