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Juventus e Roma: la sfida per il primato e non solo

28/09/2014 10:08

Juventus e Roma: la sfida per il primato e non solo |  Sport e Vai

Trenta punti, 15 ciascuno: Juventus e Roma stanno viaggiando a velictà folle verso lo scontro diretto che dalla pubblicazione dei calendari tutti stavano aspettavano. Ora c'è una ragione in più: lo scontro diretto tra bianconeri e giallorossi di domenica prossima allo "J" Stadium di Torino varrà anche per il primato assoluto.

Se qualcuno aveva dubbi sulla lotta per lo scudetto di quest'anno ha avuto ampia risposta: Juventus e Roma sono ancora il top del calcio italiano e con la Champions di mezzo, i match difficili con Manchester City, i giallorossi, l'Atletico Madrid, i bianconeri, non avranno nemmeno troppo tempo per pensare alla sfida di domenica prossima. In attesa delle risposte di Milan e Inter, della rinascita del Napoli, le squadre di Allegri e Garcia stanno dominando, alzando, se possibile, ancor di più l'asticella rispetto il ritmo già altissimo della scorsa stagione. Non hanno sbagliato un colpo per ora, nemmeno in coppa.

Dieci gol fatti per la Juve in A con zero subiti, record assoluto per il campionato, nessuna squadra aveva mai vinto le prime cinque gare senza subire reti. Merito di una difesa che senza Barzagli dall'inizio, e poi senza Caceres, ha trovato in Bonucci una colonna d'Erocole ed in Ogbonna una lieta sorpresa in attesa che Chiellini, anche ieri un po' sottotono, ritrovi la condizione. Ma soprattutto c'è quel Gigi Buffon che, un po' come Totti a cui rinnoverà la sfida tra "veterani", sembra ringiovanire col passare del tempo: un'altra parata decisiva, almeno una per partita sul risultato in bilico, stavolta un rigore addirittura che ha cambiato la partita. Ma è tutta la Juve che funzione, anche quando soffre come ieri con la mai doma Atalanta. Funziona tutto alla perfezione o quasi perchè come dice Allegri "questa squadra può e deve ancora migliorare". Aspettando Pirlo e la crescita di Vidal mettendo in vetrina il primo gol di Morata ed un Tevez che arretrato nelle posizione di quasi vero trequartista è letale tanto quanto il lavoro sporco di Llorente che è quello più sacrificato dal nuovo assetto.

Nove gol fatti ed uno subito dalla Roma, forte però della cinquina in Champions. Meno nitide ed enfatiche gli ultimi due successi della truppa giallorossa che però, sia a Parma che ieri con il Verona, ha dimostrato di saper soffrire, avere pazienza, nel trovare il gol della vittoria perchè non si può sempre stravincere ed i punti conquistati nella partita facili sulla carta, che poi tanto facili non lo sono, diventano determinati nella corsa scudetto. Perso Benatia, la difesa sembra diventata ancora più compatta con la Grecia "uber alles" trasferita nella Capitale. E poi c'è quella concentrazione italiana che sta facendo la differenza, prima Totti e De Rossi, ora Florenzi e Destro, ottimo supporto quando le scorribande di Gervinho non riescono a centrare il bersaglio grosso. Una Roma più paziente ma anche più imprevedibile che se non arriva in porta con il gioco palla a terra ci prova e ci riesce dalla distanza, come dimostrato ieri, come a Parma con la punizione di Pjanic.

Insomma, al di là delle aperture di Allegri e Garcia alle altre big del campionato, sarà Juve e Roma da qui fino alla fine. Domenica vinca il migliore, sarà una partita importante a livello psicologico ma dal lunedì successivo il duello fino a maggio riprenderà senz'altro.

Luca Fusco


Tags: Roma juventus serie a totti allegri tevez Garcia

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