Juventus, l'eterno dilemma su Giovinco: "top" o "tap" player?

Due reti al Verona in Coppa ed un calcio a decine e decine di panchina. Sebastian Giovinco si è ripreso in una notte la Juventus, la maglia da titolare e la fiducia di Allegri tanto da far sbilanciare il tecnico toscano: "Resta con noi fino alla fine della stagione".

C'era il rischio che non giocasse nemmeno ieri, sarebbe stato il preludio della cessione anticipata, alla Fiorentina, al Torino o in Premier League, ovunque ma pur di far giocare un talento di certo del calcio italiano ma mai definitivamente sbocciato. Bollato troppo presto come erede naturale di Alessandro Del Piero.

I numeri ci sarebbero, non ci riferiamo di certo all'altezza, ma solo nelle piccole squadre, vedi Parma ed Empoli, Giovinco ha fatto vedere di cosa può essere capace. Mai nella Juventus, o almeno mai fino in fondo, con continuità. Quella che nessun allenatore, anche lo stesso Conte che lo ha fortemente rivoluto in bianconero, gli ha saputo dare alla Vecchia Signora. Difficile anche che lo faccia Allegri nonostante la doppietta di ieri sera in Coppa perchè Tevez offre garanzie maggiori, in fase di copertura e dal punto di vista tattico. Ed allora? Tra un po' il quesito sull'utilizzo col contagocce della "Formica Atomica" si ripresenterà, almeno fino alla prossima partita di Coppa, quarti di finale a Parma, fino alla prossima estate. Per capire quando Seba si deciderà a crescere...

Luca Fusco