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Juventus, Conte contro Capello: Qui ha vinto solo scudetti revocati

16/02/2014 17:40

Juventus, Conte contro Capello: Qui ha vinto solo scudetti revocati |  Sport e Vai

E’ arrabbiato (quasi) come sempre, Antonio Conte. Che la sua Juventus vinca o perda è difficile vedere un sorriso sulla sua faccia. Sempre in polemica con qualcuno o qualcosa, che sia la rilassatezza dei suoi in campo o le critiche dall’esterno. O i fischi del pubblico per Giovinco. Oggi una parte del pubblico dello Stadium ha preso di mira il piccolo attaccante per alcuni palloni sbagliati. Al momento della sostituzione, mentre il giocatore si accingeva ad uscire dal campo, una parte dello stadio ha applaudito, ma si sono sentiti chiaramente anche numerosi fischi. Giovinco non l'ha presa bene e si stava dirigendo negli spogliatoi, molto contrariato. A quel punto è intervenuto Antonio Conte, che ha preso il giocatore con la forza e si è rivolto a quei tifosi che hanno fischiato, chiedendo loro di applaudirlo. Un episodio che ha dato fastidio al tecnico (“Sono un allenatore di calcio. Non trovo giusto il clima nei confronti di Giovinco, non ho spiegazioni. C'è troppa amarezza, non voglio parlarne. Ci sono le immagini, ognuno si faccia un esame di coscienza") ma il vero motivo del malumore di Conte è un altro. Non sono piaciute le parole di Capello che ha parlato di vittorie facili per questa Juve, causa scarsa competitività del campionato: "Dirò al presidente di iscriverci in Premier League. Forse a qualcuno da fastidio che possiamo superare quella Juventus, che vinse due scudetti ma a livello di gioco non fu memorabile. Ricordo la Juventus di Lippi, quella di Trapattoni. A quella di Capello ricordo solo che ha vinto due scudetti, poi revocati". Inutile da parte di Sky chiedere se ci sarà un chiarimento con l’ex allenatore bianconero, oggi ct della Russia: "Un grosso abbraccio e un saluto a tutti. Non è il caso...". Arrabbiato anche per certi appunti, Conte.

LA REAZIONE. Sempre Capello aveva criticato l’allenamento punitivo del lunedì ad esempio, dopo il pari rocambolesco di Verona: "Io vedo le risposte dagli allenamenti. Poi capita che devi alzare la voce, per non smarrire la via maestra. Era giusto che non passassero inosservate certe situazioni, per crescere. Certi punti non vanno persi per strada, se si vuol scrivere la storia con il terzo scudetto consecutivo. La storia della Juve lo insegna, è dura vincere tre anni di fila. Quando ci sono spiragli in cui ci si sente più tranquilli cerco di tenere alta la situazione. Poi mi piace ascoltare quando parlano di me, che dicano bene o male, traggo insegnamento. Anche dalle fesserie. Appena uno fa qualcosa si fanno inchieste a 360 gradi. Sculacciate, bacchettate... Poi parlano anche persone di un livello che.... Fatemi domande serie. Parlo di chi fa il maestro senza conoscere l'ambiente di casa. Guardassero in casa loro, che magari c'è più puzza...". Insomma un Conte al veleno che non è soddisfatto neanche del 3-1 al Chievo: "E' dura essere aggressivi per tutti i 95 minuti. Però non possiamo calare, è un periodo in cui appena distogliamo attenzione succede di tutto. Oggi il Chievo non ha mai tirato, ci siamo segnati noi. Poi hanno creato un paio di situazioni. Bisogna migliorare, però vedendo l'autorete di oggi è dura (ride ndr.)... Bisogna fare molta attenzione, è un momento della stagione in cui come tirano ci segnano. Dobbiamo capitalizzare, anche perchè dietro Roma e Napoli non mollano”. Rispetto all’anno scorso però la Juve ha 8 punti in più: "Siamo più completi, sotto tutti i punti di vista. La prima Juve era arrembante, arrivavamo da due settimi posti. Senza grossi investimenti abbiamo sfilato lo scudetto al Milan di Ibra, che ha sempre vinto, poi l'Inter del triplete e il Napoli. Abbiamo rivinto, questa è una Juve che sa gestirsi, anche perchè non si può sempre andare al massimo. Ma stgiamo parlando di una Juve che ha fatto 63 punti su 72. Spero continuino a sorprendere anche me".

Andrea Carobbio

 


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