Juventus, Buffon: "Nostro terzo scudetto di fila non è scontato"

Aveva lanciato l’allarme prima del campionato: “Per rivincere serve la fame, guai se siamo appagati” e anche dopo il primo successo in campionato a Genova con la Samp resta con i piedi per terra. Per Gigi Buffon la vittoria di Marassi è solo un piccolo passo ma da qui a pensare ad una Juventus carrarmato ce ne passa. Parlando a Sky il portiere bianconero invita tutti a non esaltarsi:"Siamo partiti bene, con il piede giusto. Chi ben comincia è a metà dell'opera ma mancano 37 partite: non abbiamo fatto nulla. Essere favoriti è bello perché responsabilizza. Secondo me certi giocatori hanno bisogno di sentire certe pressioni. Dall'altra parte però stimola gli avversari e le altre squadre a combattere per sfatare questo mito momentaneo e temporaneo della Juve". Guai a parlare di terzo scudetto consecutivo già in tasca: “Tutti lo danno per scontato, in realtà scontato non è. Appena arrivati negli Stati Uniti Conte ci mise in guardia perchè una squadra che viene da due campionati vinti rischia alla prima difficoltà di sciogliersi, perché non hai quella rabbia agonistica e quella determinazione di arrivare al risultato che hai già raggiunto l'anno prima" . La miglior garanzia che nessuno molli è stata proprio la conferma di Conte. Buffon ha temuto di perderlo: “Un brivido lungo la schiena mi è corso, perchè quando si parla ogni giorno di una problematica un po' di paura viene perchè il mister e' il nostro valore aggiunto. E' imprescindibile per noi e dovervi rinunciare sarebbe stato un grande sacrificio". Parlando infine di Tevez, decisivo ieri, Buffon dice che il ritratto che se ne fa "non è assolutamente veritiero. Conoscendolo capisci perché è  un campione. E' un ragazzo che si mette a disposizione del gruppo, che si sacrifica e antepone il bene del gruppo all'egoismo. E ha qualità incredibili".