Juventus: bicchiere mezzo pieno o vuoto dopo la Champions?

  La domanda è di quelle che non faranno dormire la notte i tifosi della Juventus. Almeno fino al 18 marzo giorno della gara di ritorno degli ottavi di Champions contro il Borussia Dortmund. La vittoria per 2-1 maturata ieri sera nel match di andata è un risultato "pericoloso" per la banda di Allegri che alla vigilia aveva sottolineato di non voler prendere gol. Puntualmente sconfessato da un "infortunio", non il primo va detto, di Chiellini seppur frutto anche di una sana componente di sfortuna. Ma fatto sta che la leggerezza del difensore bianconero ha macchiato una partita che senza quello scivolone sarebbe potuta essere perfetta e che invece non lo è stata aprendo al Borussia gli spiragli di una qualificazione possibile al ritorno in Germania. Che dire, partita strana quello dello Juventus Stadium perche nel primo tempo, dopo il vantaggio di Tevez ed il pari suddetto di Reus, ha giocato di gran meglio il Borussia portando il possesso palla a livelli che proprio la Juventus ha dettato in campionato. a fare la differenza il palleggio a centrocampo mentre la Juve ha pagato la serataccia di Vidal, a tratti il fantasma di se stesso ma anche la presunzione di Pogba sempre alla ricerca della giocata spesso fine a se stessa e non utile al fraseggio o al disimpegno. Nonostante tutto questo però i gol li ha fatti La Juventus...tutti e tre appunto. Grazie anche ad uno schema che si è ripetuto nei due gol. Ripartenza veloce, Tevez che viene incontro alla palla allargando il gioco, per Morata nel primo gol e per Pogba nel secondo, e sempre un uomo pronto a raccogliere l'assist in area. Soprattutto l'attaccante spagnolo si è rivelato dirompente con la sua velocità per la retroguardia macchinose dei gialloneri. Al netto del gioco il primo tempo è stato manna del cielo per la Juve, Chiellini a parte. Poi nella ripresa la partita è cambiata, la Juve forte del vantaggio è uscita alla distanza, il Borussia è calato perdendo gran parte del possesso di pari passo col calo fisiologico di Reus pagando anche il fatto di avere un attacco non di prim'ordine affidato a Immobile, maluccio, ed Aubameyang, alla fin fine due "scarti" del campionato italiano. In tutto questo quasi nessun tiro davvero pericoloso verso la porta di Buffon mentre la Juve, con Marchisio in cabina di regia al posto del malconcio Pirlo e con Pereyra molto più ispirato di Vidal sulla trequarti, ha creato i presupposti per segnare il terzo gol che non è arrivato spalancando le porte a qualsiasi esito nella gara di ritorno. Insomma il bicchiere, o il boccale trattandosi di una tedesca, resta mezzo pieno per quanto di buono fatto intravedere ma Allegri deve stare attendo perchè potrebbe svuotarsi pericolosamente il 18 marzo o magari riempirsi per brindare alla qualificazione ai quarti di finale. Luca Fusco