Juventus, Allegri: Tevez merita la Nazionale ma non decido io

Anche Allegri come quasi tutti si aspettava la convocazione in nazionale di Tevez. Il tecnico della Juventus, alla vigilia della gara con il Cesena, si è detto stupito del no di Martino all’Apache: “Innanzitutto non sono il commissario tecnico dell'Argentina quindi le scelte le fa lui e le fa per il bene della Nazionale. Quello che posso dire è che Tevez sta facendo delle grandissime cose, così come ha fatto l'anno scorso alla Juventus. Per me meriterebbe la Nazionale, ma io sono l'allenatore della Juventus e non posso convocare Tevez per la Nazionale argentina”. La sua Juve sta volando alto ed anche il ct Conte l’ha indicata come la favorita per il titolo ma Allegri frena:"È troppo presto per dire se è o meno una corsa a due solo con la Roma. Ci sono troppe partite in ballo ancora. Inter, Milan, Napoli, Lazio, Fiorentina, sono tutte possibili avversarie. Dovremo essere bravi ad affrontare tutte le partite con la giusta condizione". L’unico neo della Juventus sembrano essere gli infortunati. Max Allegri fa il punto della situazione partendo da Vidal: “Si è allenato con la squadra da 3-4 giorni. Non è al 100%, non è in una condizione ottimale, però ha bisogno di mettere dentro minutaggio. Dovrò essere bravo e  fortunato a cercare di bilanciare il lavoro con la squadra e nello stesso tempo le partite, perchè altrimenti rischiamo di andare incontro a qualche infortunio. Ha giocato praticamente una partita e mezzo più un quarto d'ora a Milano. Per quanto riguarda Morata, lo stesso discorso. Lo so che piacerebbe anche a me vederlo 90' in campo perchè è un giocatore di grande qualità ma è rientrato con la squadra il 13 con l'Udinese, veniva da un mese di quasi inattività, non ha minutaggio nelle gambe, c'è bisogno piano piano di inserirlo. Non è che uno guarisce e si butta dentro”. Qualcuno si aspettava un cambio di modulo con il passaggio alla difesa a quattro proprio a partire dalla partita di domani ma Max Allegri chiarisce: “Fare stravolgimenti adesso come modulo non ha senso, possiamo però fare degli accorgimenti. Quando un allenatore ha 20 giocatori affidabili si può parlare di solo di scelte tecniche. Scelgo la formazione in base alla partita del momento non a quella successiva. Non cambierò tutta la formazione. Siamo all'inizio e non c'è bisogno di cambi per far rifiatare nessuno".

Stefano Grandi