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Juventus, Allegri: Falso che non c’è più fame e cattiveria

31/10/2014 12:31

Juventus, Allegri: Falso che non c’è più fame e cattiveria |  Sport e Vai

"Sono tutte chiacchiere da bar. Io capisco tutti quelli che scrivono, ma credo che fino a questo momento i numeri non siano così tragici. Rispetto chi scrive ma non è detto che io abbia la stessa opinione. Fino a domani siamo in testa al campionato e poi vediamo”. Massimiliano Allegri risponde così alla vigilia della trasferta di Empoli sul momento no della sua Juventus. Il ko di Marassi col Genoa ha fatto rispuntare dubbi e veleni. Ma soprattutto i paragoni con la Juve di Conte che aveva più fame di vittorie e più cattiveria secondo molti. Non basta ad Allegri avere gli stessi punti dell’anno scorso (ma con Conte a questo punto della stagione la Juve era seconda) e la stessa situazione di Champions. Le critiche sono state forti e decise ma l’allenatore bianconero si difende pur senza cercare alibi: “Le ultime due trasferte non sono state buone, disastrose sul piano del risultato ma il campionato è ancora molto lungo. Abbiamo perso una partita immeritata, in cui il Genoa ha fatto una partita incredibile di cuore. Quando perdi una gara c'è sempre aria di crisi dall'esterno, ma non c'è da parlarne adesso. In tre partite abbiamo creato molto e realizzato poco, questo non è un alibi ma una constatazione. Da domani cercheremo di fare qualcosa e soprattutto di fare gol". Ai paragoni con Conte c’ha fatto il callo: Arrivando qui sapevo che sarebbe successo. Finchè non dà noia farli, io non posso farci niente. L'unica cosa da fare è lavorare e portare a casa i risultati, vincere cosa si può vincere perché abbiamo tutti gli obiettivi raggiungibili”.

I NUMERI - Nessun timore di stress da troppi impegni: “Quando giochi una volta ogni tre giorni devi avere una testa per evitare di cadere ed è un'abitudine che la squadra ha e deve continuare ad avere. Vogliamo andare lontano e si può anche passare attraverso a una settimana in cui lasci per strada dei punti. Non credo che i numeri siano tanti impietosi rispetto all'anno scorso". Anche sulla mancanza di cattiveria Allegri ha qualcosa da ridire: "Non è questione di cattiveria. A Genova sul piano di intensità ha dato una grande risposta. La gara peggiore è stata col Palermo in casa, dove abbiamo creato poco. Hanno segnato meno i centrocampisti fino ad adesso, hanno segnato però più le punte. I numeri dicono che fino alla fine del campionato per vincere devi segnare almeno 60 gol e con i numeri per adesso ci siamo. Ci sono dei giocatori che stanno facendo ancora fatica, altri che invece che fanno ottime cose. Questa Juve ha un'ottima rosa e dei ottimi giovani dietro. Coman e Morata ad esempio hanno tutta la mia fiducia. Devono crescere e mettere minuti nelle gambe". Preoccupano due pilastri come Pogba e Vidal, apparsi ultimamente sotto tono: “Nel calcio gli schemi sono difficili da fare. Pogba ha giocato un'infinità di partite, Vidal sta crescendo sul piano della condizione fisica. A Genova finchè è stato in campo ha fatto una buona partita. Faranno gol e prestazioni migliori perché ce l'hanno nel dna". Anche Tevez sta tirando la carretta e domani ad Empoli dovrebbe rifiatare per essere al top in Champions: “Tevez ha fatto fino ad adesso 6 gol in 9 partite. Quando ne fa meno uno solitamente ne fa più un altro, quando fanno gol anche i difensori è ancora meglio poi. E' possibile che domani non ci sia dall'inizio sì, ho Giovinco che sta bene così come Coman e possono anche giocare insieme Llorente e Morata chi lo sa? Compatibili? Possono giocare insieme, ma non ho ancora detto la formazione".

Stefano Grandi     


Tags: juventus genoa Empoli allegri tevez vidal pogba morata

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