Juve, prove tecniche di futuro con Szczesny ma il presente resta Buffon

La sua avventura alla Juventus era iniziata in maniera quantomai bizzarra, visto che quand'era in tournèe a New York Wojciech Szczesny dovette indossare una maglia con il suo cognome sbagliato: "Szczesney". Ma evidentemente c'è abituato visto che una sola vocale tra tante consonanti non è usuale da queste parti. Quel che conta però è che non sia lui a sbagliare oggi, visto che Allegri ha scelto di mandarlo in campo contro il Chievo. Prove tecniche di futuro, perchè si sa che l'erede di Buffon è l'ex Roma: portiere affidabile ma capace di essere estroso e spettacolare, serio, sembra uno studente dei college americani. E oggi ha il test per fare il salto di categoria. Deve dimostrare di essere da Juve e non solo, deve rassicurare tutti che quando sarà, Buffon non lascerà rovine al suo posto ma un campione. Che per ora è un progetto di campione. Preso dall'Arsenal per12,2 milioni più 3,1 di bonus, ha vissuto tre mesi in apnea prima che il suo telefono squillasse per l'ultimo sì ed ora scalpita. Il “mito” non lo terrorizza, nel giorno della presentazione disse: “Gigi è un ragazzo molto simpatico, sono contento di potermi allenare con lui, mi può dare tanta esperienza ma io sono pronto a giocare. Conosco il ruolo di Buffon nella Juve e più in generale nel calcio italiano, e lo rispetto, ma per me è importante imparare, crescere ed essere alla sua altezza. Quante partite giocherò, dipende dall'allenatore ma non sento la pressione. Ne capisco le ragioni, ma non mi pesa. Penso che si debba credere in se stessi, per cui accettare è stato facile. Credo nel club e credo in me, sono pronto per la sfida. È un'occasione molto importante per fare un passo avanti nella mia carriera". E a chi gli chiedeva se era vero che le uscite alte erano il suo punto debole, rispose così: "Sono un giocatore della Juventus, da oggi non ho nessun punto debole". Oggi pomeriggio, le prime risposte sul campo dopo quelle a parole.

Stefano Grandi