Juve-Napoli -1, Allegri: Niente ansia, domani non è decisiva

La calma è la virtù dei forti e Allegri forte lo sembra e lo è. Il tecnico della Juventus spegne polemiche e tensioni alla vigilia della partita dell’anno contro il Napoli. Nessuna concessione al populismo sulla designazione di Orsato ("Credo che gli arbitri italiani siano i migliori al mondo. Non possono essere responsabile di quello che dicono gli altri"), rispetto per l’avversario ma senza sviolinate smielate ("Sarri è un grandissimo allenatore. Quando è arrivato non aveva molto credito e ha dimostrato di fare bene") e un messaggio a tutto il popolo bianconero: “Noi a Napoli perdemmo una partita dove subimmo due gol dal Napoli su due errori gratuiti da parte nostra,  senza togliere meriti al Napoli perchè all'andata fece una buona partita. E noi tra l'altro abbiamo avuto anche delle occasioni alla fine per pareggiare. Domani sarà tutta un'altra partita perchè il Napoli è cresciuto come squadra e come singoli. Abbiamo fatto lo stesso noi, sarà una bella partita tra due squadre che si contendono lo Scudetto e si contenderanno lo Scudetto fino alla fine. Non credo che le squadre che sono dietro saranno tagliate fuori, perchè il campionato è ancora lungo e ci saranno ancora molti scontri diretti, quindi avere molto equilibrio, molta pazienza e molta calma da qui alla fine del campionato. Non dobbiamo farci prendere dall'ansia, da qui in avanti inizia un ciclo importante con Bologna, Bayern e Inter. La Juve è più abituata, anche se il Napoli ha giocatori come Higuain, Callejon, Koulibaly, Albiol e altri".

PREGI E DIFETTI -  Per Allegri vincere il tricolore non sarebbe un’impresa inferiore rispetto ad un’eventuale successo azzurro: "Non so quanto possa valere uno scudetto a Napoli. Il quinto di fila alla Juve vorrebbe dire entrare nella storia. Ai ragazzi chiedo sempre di immaginare cosa vorrebbe dire vincere lo scudetto il 16 maggio". Digressione inevitabile ma breve sul suo futuro ("Sto bene alla Juventus. Non c'è assolutamente niente di vero, di quello che si dice e di quello che è stato scritto. Non posso smentire qualcosa che non è vero. Può destabilizzare? Assolutamente no, siamo dei professionisti") e testa alla partita: “Il punto di forza del Napoli non è solo Higuain, è normale che Higuain è il finalizzatore di tutto il gioco della squadra. Il Napoli è molto ordinato nella fase difensiva, è la seconda difesa del campionato dopo la Juventus, ha il miglior attacco, quindi i numeri la dicono tutta sulla forza del Napoli, non un singolo giocatore. Poi è normale che il singolo giocatore esalta il collettivo come il collettivo esalta il singolo giocatore. La forza della Juve è quella che siamo partiti non bene, anzi abbastanza male, cambiando moltissimi giocatore, abbiamo una squadra giovane, perchè domenica abbiamo finito la partita a Frosinone con 5-6 ragazzi in campo, giocatori in campo, tra il '91-'92 e '94. E non è da poco per una squadra che lotta per il campionato. Quindi credo che sicuramente - non so come finirà questo campionato - ma la Juventus avrà un futuro per i prossimi anni con i giocatori che ha a disposizione”. Allegri fa capire che anche se dovesse scegliere la difesa a tre non ci sarà Rugani: “E’ un ragazzo, bravo, giovane, che è venuto dall'Empoli, giocando un campionato di Serie A. E' arrivato alla Juventus  avendo quattro giocatori, difensori, davanti, tra i più forti d'Europa, che sono Barzagli, Bonucci, Chiellini e Caceres. Ora poverino Caceres si è fatto male e quindi non c'è più. Gli va dato il tempo di crescere e di giocare, è passato da un sistema di gioco completamente diverso da quello dell'Empoli. Non gli vanno messe le pressioni addosso perchè in questo momento, già da un po' - perchè già da un po' che volete Rugani in campo - come volete Rugani in campo, nello stesso modo cui lo volete in campo, sbaglia la partita e lo impallettate, subito".