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Juve, Marotta: Su Draxler deluso dallo Schalke, volevo Hamsik

02/09/2015 14:52

Juve, Marotta: Su Draxler deluso dallo Schalke, volevo Hamsik |  Sport e Vai
Basterà l’arrivo last-minute di Hernanes per far dimenticare alla Juve l’affare sfumato con Draxler? Si vedrà ma intanto il dg bianconero Marotta tiene a fare qualche precisione sulla trattativa per il giovane talento tedesco. Prima però si sofferma sul tentativo fatto per strappare Hamsik al Napoli: “Il calcio è ricco di dinamiche mediatiche. Qualche volta non escono invece le notizie, ad esempio ci siamo sentiti più di un mese con De Laurentiis per Hamsik che faceva al caso nostro perchè dobbiamo riconfermarci in Italia e sai che ci sono giocatori che sanno cosa vuole dire andare a Frosinone e Carpi e vincere... Il giocatore straniero non sa questo, magari Galliani dice che il calcio d'agosto non è quello di maggio, ma costruire una squadra con italiani, secondo me è un vantaggio ed un obiettivo da raggiungere”. Poi i chiarimenti sul caso-Draxler: “Il 19 agosto ho parlato di Draxler dicendo che esisteva delle difficoltà nel confrontarsi con lo Schalke, una società misteriosa in cui non si sapeva con chi parlare. Abbiamo fatto operazione con tante società, qui mancava il contatto e ci siamo tirati indietro. La richiesta era sproporzionata, una richiesta non congrua e la volontà del calciatore, perché lui aveva delle perplessità. Mi ha trovato deluso perché non ho trovato interlocutori. Lui è giovane e questo gruppo lo è già abbastanza e per vincere nel presente si deve riformare il gruppo. I 3 giocatori partiti facevano spogliatoio. E' la prima volta che abbiamo un gruppo così disponibile come possibilità di modulo". Per Marotta il bilancio del mercato è positivo: “Abbiamo centrato gli obiettivi pensando che: fare meglio della stagione passata è difficile perché significherebbe rivincere tutto compresa la Champions. Avete assistito alle partenze non dettate dalla nostra volontà di 3 giocatori, giocatori insostituibili non solo per il palmares. Pirlo era silenzioso ma attraverso lo sguardo poteva dire tutto. Siamo qui per quello comunque. Rimangono le società, i giocatori passano. Abbiamo allestito un gruppo con particolarità diverse, mescolandoli. Una squadra totalmente giovane non può vincere nessun titolo". Però questa Juve è partita malissimo, con due ko: "Facciamo un consuntivo dopo due sconfitte consecutive e quindi c'è anche una visione molto scettica di quello che è stato fatto. Non alimentiamo la cultura dell'alibi. Partire così presto non è stato facile, per noi il mercato è coinciso con un grande cambiamento tra giocatori in entrata ed uscita. Avevamo bisogno ancora di un periodo di rodaggio, abbiamo questo handicap ma siamo la Juventus e tutti dobbiamo riprenderci”. Marotta parla anche del fair-play finanziario: “Sarebbe un discorso lungo, vengono stabilite leggi ma poi c'è la possibilità di raggirarlo. La sopravvivenza arriva da una società solida, attraverso il rispetto patrimoniale ed economico. Da qui arrivano le partenze e gli arrivi, una società solida non vince sul campo e neanche dietro la scrivania. E' un anno di sacrifici, si sono creati dei buchi, le partenze di Pirlo e Tevez non hanno generato grandi introiti. L'anno prossimo il mercato subirà un incremento di valori del 30-40% perché ho notato che i club inglesi si sono arricchiti con i diritti televisivi e hanno comprato giocatori con prezzi da pazzi fino a ieri e oggi li vediamo normalissimi”. Poi sulla possibile cessione futura di Pogba dice: “Se Pogba manterrà le performance dell'anno scorso forse vuol dire che non saranno sufficienti 100 milioni per prenderlo".  

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