19/07/2020 15:27
Juve-Lazio doveva essere la partita scudetto, se si torna indietro a marzo, al pre-lockdown. Per Sarri però cambia poco che i biancocelesti abbiano perso terreno: "La Lazio ha fatto una grandissima stagione. Sono una grande squadra che anche se stai affrontando un momento negativo puoi nella singola partita trovare la gara da grande squadra. È una partita la cui difficoltà si commenta da sola. È una squadra forte contro cui noi abbiamo sempre fatto fatica”. Sul perchè la Juve abbia fatto fatica anche con Milan, Atalanta e Sassuolo Sarri ha una spiegazione semplice: "Abbiamo trovato squadre in grande forma, è un momento strano. Due giorni fa stavo vedendo la Serie B e c’erano due partite che a 25 minuti dalla fine erano 2-0 e poi sono finite 2-4. È una difficoltà per tutti, giochiamo in un’anomalia. In più abbiamo trovato squadre con un livello di organizzazione altissimo. Giocare in questo momento con Atalanta e Sassuolo credo sia difficile per tutti”.
Per Juve-Lazio Sarri fa un po' di pretattica: "In questo momento dobbiamo preoccuparci di essere solidi e avere continuità, il lavoro è rivolto a questo. Non è importante chi gioca davanti ma il lavoro che riesce a fare per la squadra. Bentancur, de Ligt e Bonucci hanno fatto differenziato, oggi vediamo la reazione. Chiellini deve stare fermo per qualche giorno. Vediamo domani chi è in grado di giocare visto che abbiamo comunque alternative. Cuadrado al posto di Bernardeschi? E' un discorso di compiti e svolgerli bene. Possiamo giocare con Douglas Costa o Cuadrado, vediamo quale soluzione scegliere. Si tratta di fare bene i compiti affinché la difesa non venga esposta".
Juve-Lazio secondo i più catastrofisti potrebbe essere anche l'ultima panchina bianconera per Sarri se dovesse andar male, lui sul futuro risponde così: "Avete mai chiesto se un pilota di Formula Uno ha paura della velocità? Fa parte del mio mestiere, va bene se vinci e va male se perdi. Ho un contratto e voglio onorarlo. Il mio futuro è domani: in questo momento la testa deve rimanere concentrata sulle partite, a partire da quella di domani. Tutto il resto è una conseguenza. Qua c'è un'esposizione mediatica maggiore, a Napoli ci sono diverse emittenti locali. Il calcio è difficile da tutte le parti. Al Chelsea c'era una situazione diversa quando sono andato via, mi piaceva l'idea di andare in Inghilterra. Poi la scorsa estate volevo tornare in Italia".