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Juve, il paradosso della guerra ultrà: Rivolta contro chi non tifa

10/03/2019 10:40

Juve, il paradosso della guerra ultrà: Rivolta contro chi non tifa |  Sport e Vai

A fare il punto sulla paradossale situazione che si sta vivendo sugli spalti dell'Allianz Stadium, con lo sciopero a oltranza dei tifosi della Juventus, è Christian Rocca che su La Stampa sottolinea come in  tanti allo stadio siano stufi di questa situazione e scrive: "Il tifoso razionale che si ribella al tifoso facinoroso è di per sé una splendida primizia, in controtendenza rispetto allo spirito del tempo e magari un segno premonitore di qualcos’altro che potrebbe accadere presto fuori dagli stadi.

Nel mondo che va a rovescio, niente è più grottesco di quanto succede dall’inizio di questa stagione, la stagione di Cristiano Ronaldo, allo stadio della Juventus: i tifosi organizzati non tifano, non cantano, non incoraggiano, stanno zitti, incomprensibilmente assuefatti da una serie infinita di vittorie, ma protestano in silenzio per il rincaro dei biglietti di ingresso e trascinano nell’apatia i quarantamila dell’Allianz. C’è il Napoli, arriva la Roma, gioca l’Inter, non importa, è sempre la stessa storia: sul campo la Juventus vince, sugli spalti i tifosi organizzati non tifano. Stanno lì, muti e a braccia conserte, uno spettacolo reso ancora più surreale dal fatto che si trovano davanti gli eroi dei sette scudetti consecutivi, ora a un passo dall’ottavo. Nemmeno Cristiano Ronaldo li ha commossi, per lui nessun coro, nessuna celebrazione, niente di niente. Stesso trattamento per Dybala, per Pjanic, per Massimiliano Allegri. Per Andrea Agnelli, per Fabio Paratici. Silenzio. Zero anche in Champions League. L’atmosfera al campo è stravagante..

Venerdì, però, gli eventi hanno preso improvvisamente una curvatura sensata. È cominciato tutto all’undicesimo minuto del primo tempo, quando il giovane talento di Vercelli, Moise Kean, ha segnato un gol da stropicciarsi gli occhi. Poi, al trentanovesimo, Kean ha raddoppiato con un colpo di genio che deve aver imparato da Cristiano Ronaldo in allenamento...Eppure la formidabile doppietta del diciannovenne di casa e i settantacinque punti in classifica che lasciano gli avversari senza fiato e sbalorditi, ancora più che a diciannove lunghezze di distanza, non hanno turbato gli ultrà della curva sud. Anziché festeggiare, la curva bianconera ha inscenato l’ormai solito rituale con cui al trentanovesimo minuto di ogni partita interrompe il silenzio per dedicarsi a insultare il Liverpool e a ricordare i 39 tifosi bianconeri morti all’Heysel. A questi due cori seguono sempre gli altri due, «Più rispetto per noi» e «La Juve siamo noi». La coincidenza del gol di Kean con la contestuale rivendicazione degli ultrà unici titolari della juventinità ha fatto scattare la reazione dello Stadium che, impulsivamente, ha cominciato a fischiare e sommergere di «buuu» i cori antagonisti della curva e quindi a incoraggiare la squadra, ottenendo come risposta gli insulti della curva sud, ovviamente ricambiati.

La protesta degli ultrà è la diretta conseguenza delle vicende giudiziarie dell’anno scorso, a proposito dell’infiltrazione della criminalità nelle curve, anche se mascherata dal rincaro dei biglietti per accedere allo stadio a Torino e in trasferta. Dietro il caro biglietti, gli ultrà organizzati intravedono però il disegno della Juventus di trasformare lo stadio in un salotto o in un teatro per famiglie e bambini. Non sarebbe una cattiva soluzione, peraltro, visto che la curva è occupata da chi si augura due o tre anni di sconfitte e minaccia i vicini di posto che vorrebbero invece divertirsi, ma basterebbe che i tanti juventini che prendono pullman, treni e aerei per andare allo Stadium possano essere liberi di sostenere gioiosamente la squadra del cuore. La Juve sono loro".


Tags: juventus allegri tifosi

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