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Juve, Allegri: Zamparini su Dybala è focoso, lui è fatto così

28/11/2015 13:25

Juve, Allegri: Zamparini su Dybala è focoso, lui è fatto così |  Sport e Vai
Non passa quasi giorno che da Maurizio Zamparini non arrivino consigli ad Allegri su come e dove deve giocare Dybala e su cosa debba fare la Juventus per aiutarlo. L’ultimo consiglio del patron del Palermo è stato di natura “muscolare” con il suggerimento di non gonfiarlo troppo. Allegri si fa scivolare addosso critiche e sparate e alla vigilia della trasferta siciliana dice: “Non so neanche se convoco Dybala, per evitare altre polemiche, altrimenti domani polemiche, Dybala, così lo lascio a casa, quindi.... Zamparini è un presidente simpatico, va saputo ascoltare. Lui poi è un presidente abbastanza focoso, basta vedere un po' di allenatori che ha cambiato, ma fa parte del personaggio. Giustamente, in modo scherzoso, va preso per quello che è". Dybala invece ci sarà, mentre il sacrificato sarà Morata che ultimamente sta facendo qualche passo indietro: “Morata è un giocatore come tutti gli altri che passa dei momenti  in cui l'allenatore fa delle scelte e siccome dopo alla fine le scelte giuste dell'allenatore sono quando la squadra vince, non ne conosco altri. Che giochi Morata, Mandzukic, Dybala, Zaza o qualche altro, l'importante alla fine è che la Juventus vinca. E alla fine dell'anno i grandi giocatori faranno comunque sempre la differenza, anche se ci sono momenti in cui possono giocare meno”. Capitolo modulo, quando fanno notare al tecnico che i giocatori preferirebbero il 3-5-2 lui replica così: “Parlate con i calciatori? Vi fanno la spia della formazione? Ma credo che questa squadra innanzitutto va in campo a seconda delle caratteristiche dei giocatori, anche perchè se volessi giocare con il trequartista o con un terzo uomo d'attacco bisognerebbe giocare in dieci, perchè Pereyra è infortunato ed Hernanes è infortunato. Io credo che l'atteggiamento è quello che fa la differenza. Non è una questione di moduli, perchè altrimenti rimaniamo molto limitati se si parla esclusivamente di modulo. Quando vedi giocare le squadre europee, più che moduli, abbiano grandi giocatori, con grande qualità tecnica e dopo alla fine è quello che fa la differenza. E questo è l'obiettivo che mi sono posto quando sono arrivato l'anno scorso alla Juventus. La Juventus deve crescere sul piano europeo e credo che un filino la squadra e la società siano cresciute. E per giocare in Europa ci vuole molta tecnica. La partita dell'altro giorno è stata una bella partita, un bel risultato, contro una squadra piena di campioni. Però bisogna ancora migliorare molto se vogliamo arrivare al livello o perlomeno a giocarci le partite, le prossime partite, gli eventuali ottavi di finale - non eventuali, sicuramente gli ottavi di finale - speriamo da primi della classe, per evitare le due squadre che in questo momento sono superiori alle altre, che è quasi difficile giocarci contro: il Barcellona e il Bayern Monaco, togliendo in questo momento il Real Madrid, anche se insieme a queste due sarà tra le favorite per vincere la Champions”. In Europa però la Juve è più sicura di sé: "Che la differenza sia dovuta al fatto che la Juventus è più concentrata in Europa, no. La differenza è che fino a questo momento abbiamo avuto un po' di infortuni, soprattutto a metà campo. Sono rientrati dei giocatori importanti, da Marchisio a Khedira, quindi sono due giocatori di un certo spessore. Davanti siamo migliorati, siamo migliorati fisicamente, come condizione atletica, siamo migliorati singolarmente a livello tecnico e di conseguenza cresce la squadra. Poi alla fine quello che contano sono i risultati. I risultati ti aiutano a lavorare in un certo modo".

Tags: juventus Palermo zamparini allegri dybala morata

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