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Juve, Allegri: Fortunati? Fortunate le altre di Champions ad averci evitato

21/03/2015 12:26

Juve, Allegri: Fortunati? Fortunate le altre di Champions ad averci evitato |  Sport e Vai
Provare a essere convincenti nell’assicurare che la testa della Juventus è solo sulla gara di domani con il Genoa, anziché all’affascinante sfida di Champions con il Monaco, è esercizio difficile. Massimiliano Allegri ci prova, sia perché in Europa se ne parla solo tra tre settimane, sia perché vorrebbe arrivare all’appuntamento con ulteriori garanzie e un primo posto ancor più blindato. Dimenticare i fasti di coppa e concentrarsi sul Grifone è dunque obbligatorio, ancorchè non semplice. “Ubriachi non lo siamo assolutamente, anche perchè abbiamo fatto un ottimo ottavo di finale, sia all'andata che al ritorno; avevamo l'obiettivo di passare il turno, ci siamo riusciti e quindi ora ci prepararemo per questo quarto di finale. Ora abbiamo una partita molto difficile col Genoa, che è la squadra che innanzitutto ci ha battuto in campionato, è una squadra che ha fatto venti punti in trasferta, ha rimontato sette volte in situazione di svantaggio e sarà una partita difficile e complicata, perchè loro hanno avuto una settimana per prepararla, noi praticamente solamente oggi, quindi dobbiamo essere molto bravi, soprattutto perchè credo dalla partita di domani - e poi ci sarà la sosta, così recupereremo un po' di energie e un po' di giocatori - e le due partite a seguire, vale a dire Empoli in casa e Parma fuori, sono tre partite credo decisivi ai fini del campionato, per non andare a incasinarsi e a crearci dei problemi, per poter preparare al meglio il ritorno di Coppa Italia a Firenze e il quarto di finale col Monaco". Del quale però non si può non parlare come se non esistesse ma Allegri non ci sta a sentir parlare di sorteggio fortunato: “E' un quarto di finale. Se il Monaco è arrivato li vuol dire che avrà dei meriti. Ho letto che la Juventus ha avuto fortuna, invece si può rovesciare la cosa: viste le due gare giocate col Borussia, sono state le altre ad aver tirato un sospiro di sollievo nel non averci incontrato. Possiamo andare avanti e ci prepareremo al meglio. Nelle prossime tre partite passa il futuro del campionato”. Dopo l’overdose di complimenti di questi giorni il tecnico precisa: “La Juve non è di Allegri, è della famiglia Agnelli. Passano giocatori e allenatori, la società rimane. E' stato fatto un buon lavoro da parte di tutti per cercare di migliorare. Cerchiamo sempre di crescere, per essere competitivi a livello europeo si deve fare ancora molto. Dobbiamo entrare stabilmente nelle prime otto, bisogna vincere il girone per avere il sorteggio più agevolato". Sembra un secolo fa quando i tifosi bianconeri contestavano il suo ingaggio: “Quando sono arrivato un po' di dispiacere trai tifosi era normale. Io credo nel mio lavoro, serve equilibrio nel bene e nel male. Questa squadra ha qualità importanti e può ancora migliorare. Se riusciremo a vincere lo scudetto sarà straordinario, se arriveremo in semifinale, ma bisogna fare un passo alla volta e con profilo basso. Ma basta poco per passare da bravo a meno bravo. Dortmund ci ha dato più consapevolezza, ma è un buon punto di partenza, non di arrivo”. Svicola Allegri sulle maxiofferte a Pogba, confermate anche da Nedved: “Che sia richiesto dalle grandi è normale, come per altri. Se tra un mese saremo tra le prime quattro, allora saranno in tanti a voler venire da noi. Alla prossima stagione penseremo più avanti". Questa intanto sta riportando in alto il calcio italiano: "Tre squadre nei quarti dice che il nostro calcio non è da buttare. A volte sottovalutiamo quello che abbiamo. E' normale che ci sono dei cicli, ma siamo sempre stati a buoni, ottimi, livelli. La Serie A non è scarsa come si dice, ma qui fa moda denigrare quello che abbiamo. A livello economico abbiamo dei problemi, come tutto il Paese. mancano i grandissimi giocatori, ma nel mondo ce ne sono 6/7. In Italia ci stiamo difendendo bene, bisogna lavorare coi settori giovanili. In Italia ci sono tanti giocatori bravi, italiani e stranieri. Forse non riusciremo a mangiare piatti costosi, ma possiamo sederci tranquillamente in un ristorante costoso. Ma servono basi solide". Stefano Grandi  

Tags: juventus genoa allegri champions monaco agnelli pogba

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