Jorginho: Non ho sentito Ancelotti, speriamo che chi viene sia più forte di chi va

C'è un indizio importante nelle parole dette da Jorginho dal ritiro dell'Italia e riguarda il suo futuro. Al centro di trattative di mercato che lo vorrebbero vicinissimo al City il play ha provato a dribblare tutti ma alla domanda se avesse sentito Ancelotti ha risposto secco: “no”. A differenza di Mertens e Hamsik, che sono stati già contattati dal neo-tecnico del Napoli intenzionato a convincerli a rimanere, per Jorginho il telefono non ha squillato. Un segnale? Gli chiedono anche se ha paura che tanti giocatori vogliano lasciare il Napoli: "Paura è una parola grossa. Il pensiero c'è perché il nostro è un grande gruppo fatto di persone che vogliono fare e dare sempre il massimo. L'importante sarà sostituire i partenti nel migliore dei modi". L'arrivo di Ancelotti cambia qualcosa: "Su Ancelotti ho sentito solo grandi cose di lui ed è normale che il pensiero di essere allenato da lui ci sia. E' stata una sorpresa per tutti ed è stato un gran colpo. Dobbiamo dare grandi meriti a mister Sarri per ciò che ha fatto in questi anni. Personalmente venivo da un anno difficile con Benitez e il mister mi ha aiutato tanto. Devo ringraziarlo e gli faccio il mio in bocca al lupo, adesso il neo allenatore dovrà continuare la strada cercando di migliorare ancora. Il Mercato? Non ci penso adesso, sono concentrato solo sulle prossime due partite dell'Italia". Capitolo Italia, chissà che cambierà per lui con Mancini: "Non so se sono indispensabile, dovete chiedere al mister. Il ct è arrivato e ci sta già dando qualcosa in più. Stiamo prendendo un'identità precisa e dobbiamo continuare su questa strada. Siamo ripartiti con tanti giovani e il gruppo è importantissimo per una squadra. Stiamo iniziando un discorso e dobbiamo stare bene tra di noi. Io cerco di ripagare la fiducia che il ct mi sta dando. Voglio dare tutto quello che ho, giocando tranquillo e sereno. Mancini vuole che tutti giochino a calcio e la squadra deve essere sempre corta, sia in pressing che quando aspettiamo gli avversari. Cerchiamo di fare ciò che ci chiede". Scontato per chi tiferà al Mondiale: "Sicuramente per il Brasile".