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Italia, Ventura: Quando parlavo di giovani bravi non mi credevate

11/04/2017 15:24

Italia, Ventura: Quando parlavo di giovani bravi non mi credevate |  Sport e Vai

E’ iniziato a Coverciano il terzo raduno della Nazionale A dedicato ai calciatori emergenti. I 23 Azzurri convocati dal Ct Gian Piero Ventura sono scesi in campo oggi. Nove i calciatori alla prima chiamata in Nazionale (Adjapong, Calabria, Dall’Orco, Emerson, Ferrari, Mandragora, Romagna, Favilli e Chiesa), mentre sono tornati a vestire la maglia azzurra Simone Scuffet e Daniele Baselli, convocati dall’ex Ct Cesare Prandelli per due stage nel 2014 e Stephan El Shaarawy, assente dall’Europeo francese. Ventura si è detto orgoglioso della crescita dei giovani e si è preso qualche merito: “Se devo essere sincero, permettimi un pizzico di orgoglio, ero l'unico a dire questo, che ci fossero buoni giovani era un dato di fatto. Si è aperta una strada perché vuol dire che i club li stanno facendo giocare. Ci sono tutti i presupposti. Al 90% abbiamo un futuro roseo”. Tra le novità c'è anche Chiesa jr: “Chiesa può migliorare in tutto, è giovanissimo e al primo anno di Serie A. Entusiasmo folle, qualità buone se non ottime, è l'inizio di un percorso. Non lo conoscevo, è solare, pulito, è evidente che sia una spugna dove possiamo solo dare cose importanti. Altrimenti nessuna premura. Hanno potenzialità enormi ma, con calma, devono capire qual è la strada. Il padre è un amico, uno di quei giocatori che ha fatto bene nel calcio ma poteva far molto meglio". Dopo aver aperto la porta anche al napoletano Diawara ("Se può diventare italiano, perché no”) ed aver escluso un ruolo da Dt ( "Non ci sono novità e credo non ce ne saranno. A me hanno detto - a meno che non ci siano squadre in Europa in cui il commissario tecnico possa fare pure il direttore - che non si possa fare. Ho la presunzione di dire che per otto mesi ho fatto il dt, il ct lo faccio nei 20 giorni di campo") il ct torna sull'ipotesi di anticipare il campionato a prima di Ferragosto: "Si è cercato di dire che io chiedessi l'anticipo, ma no. Ho portato degli esempi, ho detto che la Germania è un punto di riferimento a livello di federazione, quando finisce un Mondiale o un Europeo, il campionato inizia più tardi. Altrimenti entro l'8 o il 10 di agosto, perché vogliono vincere. Il discorso del 13 è legato alla Spagna il 2 di settembre. Se avessimo un'altra squadra del nostro girone non avremmo neanche affrontato il problema. Se è fattibile, bene, altrimenti non fa nulla". Infine Ventura parla dei singoli, da Emerson a Belotti: "Cosa possa dare Emerson non lo so, ma è una piacevole sorpresa per come parla. Per quello che dice, per cosa pensa, per la sua voglia. È giovanissimo e si è ritagliato un piccolo spazio ma può guadagnare uno grande nella Roma. Il fatto che sia infortunato ma che voglia guardare, che passi da un campo all'altro in continuazione... si capisce che ha voglia di arrivare. Per il futuro di Belotti dopo cinque anni di Torino qualsiasi cosa io dica rischio di suscitare delle interrogazioni. Quando uno va via deve entrare dalla porta principale. Non deve avere premura per andare, ma quando si apre il portone. Starà a Belotti e alla società decidere. Poi magari lui rimane e lo costruiscono intorno a lui, ciò che mi interessa è che sia quello che ho voluto e che ho avuto".

Stefano Grandi


 


Tags: ventura chiesa Diawara

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