Italia, Ventura: Balotelli deve continuare così per tornare in Nazionale

ITALIA VENTURA SPAGNA BALOTELLI -

Per certi versi è il vero debutto: Italia-Spagna di giovedì a Torino è la prima vera partita importante per il neo-ct Ventura (“è importante sì ma non decisiva, tutte servono, certo incontriamo la nazionale più forte del girone, l'ultima partita di qualificazione Mondiale che hanno perso risale a 23 anni fa”) e ci arriva senza alcuni giocatori che ritiene importante, come Rugani ma con una rosa con più minuti nelle gambe e più pronti. Non c'è Balotelli che Ventura però continua a seguire: “Un mese e mezzo fa avevo detto che non c'erano preclusioni per nessuno, l'avevo preconvocato perchè è tornato a giocare e a segnare, ora deve dare continuità a questo. Non bastano due gol per riconquistare la nazionale ma se continua così. Ho sempre detto che le sue qualità non si discutono e che andava vista la sua crescita comportamentale”.

ITALIA VENTURA SPAGNA BALOTELLI GIOVANI – La Spagna l'abbiamo battuta a Euro 2016 ma per Ventura quella gara non fa molto testo: “Non è più quella dell'Europeo, è cambiata radicalmente nel modo di stare in campo e di approcciarsi alla partita, è un'altra Spagna, l'allenatore è diverso e personalmente lo stimo. Ha dato adrenalina e convinzione alla squadra dell'Europeo che, senza offesa, era più spenta di quella attuale ed ora è più convinta dei suoi mezzi. Per noi è una verifica importante”. La buona notizia per il ct è che diverse squadre di serie A, dal Milan al Sassuolo e al Pescara, stanno utilizzando sempre più spesso giocatori italiani, spesso giovani: “Ne sono felice, ho insistito perchè ci fosse la possibilità di averli a disposizione questi giovani che vanno coltivati ma anche fatto giocare. Le Leghe hanno avallato la richiesta di avere tre piccoli stage per vederli da vicino e farli entrare in quella che è la famiglia-Nazionale e farli sentire a casa senza lo stress da prestazione”.

ITALIA VENTURA SPAGNA BALOTELLI TORINO – Si gioca allo Juventus Stadium in quella Torino che per 5 anni è stata casa sua, nella sponda granata: “Quando ho incontrato Barzagli gli ho detto: meno male che stai dalla mia parte per questa volta e la stessa cosa mi auguro che valga per lo Juventus stadium, ci aspettiamo l'aiuto del pubblico”. Tra i convocati ci sono 6 giocatori impegnati all'estero: “Per me quel che conta è che giochino, ci sono tanti che sono andati all'estero e poi non hanno giocato. Certo nel campionato italiano ci sono meno spazi a volte”. Tra quelli impegnati in altri campionati c'è Verratti: “Va monitorato, dopo la gara con Israele è stato fermo un po', ha ripreso velocemente e questo si paga sempre, dobbiamo tutelarlo e capire se per caratteristiche è più importante con la Spagna o con la Macedonia, che non va sottovalutata. Lui e De Rossi sono alternativi e non complementari per come giochiamo noi”. Perin e Donnarumma vengono visti per il dopo-Buffon (“il presente è lui ma dobbiamo pensare anche al futuro, ci sono loro due ed anche altri”), Chiellini manca perchè squalificato (“abbiamo Romagnoli che può fare solo il centro-sinistra, poi c'è Astori, valuteremo e vedremo”), sugli altri italiani all'estero la conferma che tutti vengono presi in considerazione (“Soriano lo stiamo seguendo, sta facendo il quarto a sinistra che da noi ora non c'è come ruolo”), poi Ventura si sofferma su Florenzi, sul cui ruolo si dibatte ancora: “Credo che a parte il portiere abbia fatto tutti i ruoli e quando ne fai troppi non è positivo, ha grandi qualità per me e deve essere sfruttato bene. Da noi può fare il quinto sulle fasce o la mezzala, deve prendere una strada però”.

ITALIA VENTURA SPAGNA BALOTELLI JUVENTUS

Le indicazioni che sta prendendo dal campionato di serie A sono diverse: “Prima che iniziasse ho detto che non credo a un campionato già vinto dalla Juventus e lo ripeto ora, fino a sabato sera si parlava anche del Napoli e non può bastare una sconfitta a cambiare le cose. La Juve ha la rosa più importante ma questo non ti dà certezze. Ci sono possibilità per le altre di giocarselo il campionato, basta un attimo a riequilibrare le cose. La Juve ha perso con l'Inter e a Palermo ha vinto a stento”.

Stefano Grandi