Italia, Conte: Nessun messaggio ma non regalo niente a nessuno

Chi lo conosce sa cosa aspettarsi, chi non lo conosceva ha capito presto di che pasta è fatto Antonio Conte. Il ct dell’Italia, al primo allenamento a Coverciano in vista del test di giovedì in amichevole con l’Olanda e del debutto nelle qualificazioni europee di martedì prossimo contro la Norvegia, pur senza mai nominare Balotelli ha chiarito i motivi dell’esclusione di SuperMario. Rispetto, attenzione ai comportamenti, rendimento ed educazione saranno i criteri di Conte che nell’augurarsi un’Italia che abbia tre aggettivi (“Orgogliosa, umile e cattiva”) dice: “Non devo mandare messaggi a niente o a nessuno, chi mi conosce sa che non regalo niente a nessuno. L’ho detto anche ai ragazzi: se meriteranno di rimanere resteranno, non è detto che chi c’è ora ci sarà anche domani e vivecersa. A me nessuno ha regalato niente nella vita e farò altrettanto. Di sicuro non ci sono preclusioni, ma chi viene in Nazionale deve sapere cosa fare per rimanerci”. Balotelli è un caso a parte ma anche altri come Insigne o Cerci sono rimasti fuori. Il discorso stavolta è di natura tattica: “Penso di aver convocato attaccanti con determinate caratteristiche, con una predisposizione al mio tipo di gioco, che prevede due punte. Insigne lo seguiamo, ma è più un esterno che un attaccante. Quelli che ci sono faranno bene, come El Shaarawy che può diventare molto importante per questa Nazionale o Destro che preleveremo dal matrimonio solo qualche ora dopo le nozze di oggi pomeriggio perché si alleni con noi domattina. Qualcuno ha sottolineato che solo Zaza è titolare ma son tutti stranieri gli attaccanti delle altre squadre”. Antonio Conte ha girato per tutti i ritiri per parlare con gli allenatori: “Andare nei club sta avendo riscontri positivi, possiamo confrontarci con gli altri tecnici, è importante monitorare i giocatori quando sono nei loro club. Ho capito che c’è voglia da parte di tutti di collaborare”. Anche alla Juve ereditò una situazione disperata tre anni fa, c’è qualche analogia con la nazionale italiana: “Entusiasmo, forza ed emozioni sono le stesse di tre anni fa quando mi venne offerta la Juve. Ora mi è stata offerta un’altra grandiosa opportunità e devo trasmettere questo entusiasmo ai calciatori. Ho fatto un allenamento di 50’ e sembrava che allenassi questi ragazzi già da un po’ di tempo. Capisco che questi ragazzi sono intelligenti ed hanno voglia, ho avuto sensazioni positive”. Stefano Grandi