Italia, Belotti: Devo tanto a Ventura, non m'illudo di segnare più di Higuain

Il Gallo non ha mai cantato così bene come in queste prime giornate: quattro gol (e due rigori sbagliati) in due gare di serie A: Andrea Belotti si gode il suo magic moment che è proseguito con la chiamata in Nazionale. Il bomber del Torino dal ritiro di Coverciano però professa umiltà: “Sono emozionato nell'essere qui in azzurro, l'esclusione per gli Europei la presi serenamente perchè non avevo mai fatto parte del gruppo. I rigori sbagliati? Ci sta, può capitare anche se a quest'ora potevo essere a sei gol”. Con Ventura c'è un rapporto particolare: Mi conosce e io conosco lui, mi ha aspettato e mi ha incoraggiato, rimaneva sul campo ad aiutarmi nell'esercitarmi. Mi ha dato tanto. Io so di non avere il posto fisso ma ce la giochiamo tutti, sono tutti forti quelli che ci sono qui, c'è una forte concorrenza”. Belotti racconta le sue caratteristiche: “Amo la profondità e cercare gli spazi, ma a diventare capocannoniere non ci penso. Higuain l'anno scorso è stato mostruoso, con 36 gol, non devo pensare a fare meglio di lui ma solo a dare il massimo”. I tanti paragoni che sono stati fatti lo lasciano un po' imbarazzato: “Fa piacere essere paragonato ai Casiraghi e ai Vieri che hanno fatto la storia del calcio italiano ma io sono Belotti, ho le mie caratteristiche e chissà se un giorno riuscirò a fare quello che hanno fatto loro. I miei idoli sono Aguero e Shevchenko che anche fuori dal campo era un ragazzo umile che non si faceva mai notare per stupidaggini”.