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Internews: Basta alibi arbitrali, si responsabilizzi la squadra

04/03/2019 09:24

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Basta lamentarsi degli arbitri. E' l'appello che fa Internews nel suo editoriale odierno. Gli errori dei fischietti non devono rappresentare un alibi per l'Inter. Si legge: "Troppi alibi confondono e disorientano. Portano a mettere energie e attenzione dove non serve, e a non metterne dove servirebbero. Alibi sì, perché sono stati questi, uniti alla cronica, storica, innata e irremovibile capacità di autodistruzione, a portare l'Inter a perdere un terzo posto che nella prima parte di stagione era stato rinsaldato più dalle difficoltà e lentezze altrui che dal passo, buono ma non di certo eccellente, dei nerazzurri. E infatti appena quelli dietro hanno inserito una marcia diversa, la classifica è cambiata e quel terzo posto che sulla carta corrisponderebbe al valore e alla qualità dei nerazzurri ha cambiato colori e padrone. Per ora.

L'Inter si è compattata per quattro partite facendo fronte alla telenovela Icardi nel modo più logico e incisivo: giocando e vincendo. Soprattutto, lo aveva fatto mostrando uno spirito di squadra che stava piacendo al di là di vittorie sfumate, errori arbitrali e chiacchiere a non finire che tutto hanno riguardato a parte il campo e il calcio. Proprio dopo Firenze, gli errori arbitrali, le sfuriate e i proclami, la risposta di Cagliari sarebbe stata fondamentale per valutare capacità di ricompattarsi e ripartire.

Ma forse, la certezza di essersi visti sottrarre due punti illegalmente la settimana prima e una frase incauta di un dirigente secondo cui proprio quei due punti sarebbero potuti costare la Champions, hanno, a quanto pare, autorizzato qualcuno ad andare in Sardegna per passeggiare. Ed è qui che gli errori arbitrali (per quanto clamorosi e indiscutibili) diventano alibi: se l'Inter ha messo a rischio il suo terzo posto non può essere colpa di Abisso. Sarà casomai colpa di quel misero punto portato a casa tra andata e ritorno con squadre come Sassuolo e Torino. O di una sconfitta casalinga col Bologna. Giusto e solo per fare gli esempi più ovvi.

Tornando a Cagliari: il mancato rosso a Cigarini e la punizione inesistente da cui nasce il vantaggio sardo può giustamente far arrabbiare ma, di nuovo, non può nascondere il fatto che l'Inter abbia fatto sembrare il Cagliari il Real Madrid. A Cagliari le sviste arbitrali del primo tempo potevano essere superate e annullate da una prestazione diversa. Questo però succede se nella testa pensi di essere tu a poter determinare, nel bene e nel male, quello che succede. E non se, nella testa, scatta la molla che ti porta ad accusare altri di quello che non raggiungi. La chiamano mentalità, sempre e solo quella semplicissima e complicatissima mentalità.

Ora che la classifica mette pressione e azzera il margine di errore, la squadra, la società e l'ambiente tutto possono e devono trovare quella compattezza per ripartire e riprendersi gli obiettivi. Responsabilizzando i giocatori visto che tutto dipende da loro. E mettendo di fronte alla sue responsabilità soprattutto l'ex capitano che, nel suo mondo parallelo fatto di una realtà virtuale, scrive di amare (o aver amato) così tanto l'Inter. Si inizi a convocarlo e, appunto, a responsabilizzarlo: sarà scelta sua, ma concreta e in una vita reale, non quella di Instagram, rispondere presente e scendere dal lettino del fisioterapista oppure no. La stagione ha ancora molto da dire, per chi vuole.


Tags: arbitri inter cagliari

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