Inter, Zanetti: "Continuerò a giocare anche l'anno prossimo"

Il personaggio della settimana in casa Inter è ancora una volta il capitano di mille battaglie Javier Zanetti. Rientrato dopo un lungo infortunio causato dalla rottura del tendine d'Achille, il terzino argentino ha raccolto l'affetto dei propri tifosi quando, nel corso del match di Serie A di sabato sera, si è andato a scaldare sotto la curva, per poi entrare in campo osannato dal pubblico. Ma qual'è il segreto di questo calciatore di quant'anni d'età capace di recuperare in velocità dal grave problema fisico? Secondo il dottor Volpi, storico medico sociale dell'Inter anche ai tempi di Ronaldo, è la struttura biomeccanica di Zanetti, un mix di potenza e compattezza che ne fanno un atleta dalle eccezionali qualità fisiche.

Intevistato da Tuttosport, Volpi ha parlato del capitano interista, paragonandolo a Baresi e Baggio, altri illustri "vecchietti" rimasti a battagliare in campo nonostante la carta d'identità non fosse più dalla loro parte: "Hanno dimostrato di essere campioni nel senso più nobile del termine" ha affermato l'ex interista. "Nonostante gli infortuni subiti negli ultimi anni, sabato Zanetti ha stupito tutti con il suo repentino recupero. Magari non giocherà tutte le gare ufficiali, ma le partite che farà le farà alla Zanetti: deve ringraziare madre natura e i suoi genitori per la formidabile struttura fisica di cui è dotato, perfetta per giocare a calcio. Muscoli potenti e baricentro basso, sembra abbia una doppia trazione: se fosse un'automobile, sarebbe un modello perfettamente riuscito" prosegue il dottor Volpi, che elogia anche la professionalità di un calciatore fuori dal comune: "Si allena sempre, anche durante le vacanze. Finito l'allenamento, si concentra subito su quello del giorno dopo: infatti non ha mai subito gravi infortuni durante tutta la sua carriera, tant'è che i tempi di recupero sono quelli di un ragazzo agli esordi, di un giovane".
Insomma, il segreto di Zanetti sarebbe quindi da ricercare nella struttura fisica del Capitano, condita da tanta, coerente e costante esemplare professionalità: "In sè racchiude tutti i valori ed il bello del calcio, è degno dell'eredità di Giacinto Facchetti" conclude Volpi.

Intanto anche Zanetti è tornato a parlare del suo esordio stagionale e di quello che sarà il suo futuro dopo la scadenza del contratto che lo lega all'Inter. "Non ho mai pensato di essere un ex giocatore, è stata dura ma sono sempre rimasto positivo" ha dichiarato l'argentino a La Nacion. "Ho un contratto che scadrà a giugno, solo in quel momento vedrò cosa fare: tutto dipenderà da quali saranno le prospettive del club, ma anche da come mi sentirò. Se starò bene, dipendesse da me continuerei a giocare". E nessuno ne aveva dubbi.

Gabriele Vecchi