Il Napoli non vuol stare all'opposizione: assalto a...Palazzo Madama

Le quattro sberle prese con la Roma hanno lasciato ferite profonde ma guaribili in sette giorni per il Napoli: se la medicina funziona, domenica sera a San Siro contro l'Inter gli azzurri saranno guariti e pronti a riprendere l'assalto alla...maggioranza governativa in serie A. Quarantotto ore di riposo e riflessione ha dato Sarri alla squadra, serviranno per curarsi e pensare mentre lui – il tecnico – guarderà e riguarderà quella partita che ha minato certezze e convinzioni. Rivedrà con attenzione soprattutto quelle 5 occasioni concesse alla Roma, che sono costate 4 gol, perchè davanti il Napoli ha funzionato (quasi) come al solito, ma dietro gli azzurri sono venuti meno. Per colpa di chi e di cosa sarà oggetto di vivisezione attenta da parte dell'allenatore. Virtualmente il Napoli è passato da un potenziale +4 sulla Juve – che poteva maturare se Dybala non avesse inventato quell'eurogol all'Olimpico con la Lazio e se al San Paolo non ci fosse stato il crollo con la Roma – a un ipotetico (ma concreto e quantomai possibile) -2 se la squadra di Allegri dovesse vincere nel recupero del 14 marzo con l'Atalanta. Una doccia scozzese che ha choccato l'ambiente ma la squadra resta fiduciosa e compatta. Di tornare...all'opposizione, il Napoli non ha proprio voglia. Già partito l'assalto a..Palazzo Madama. La Vecchia Signora ha in mano il pallino adesso ma se fino a sabato lo scontro diretto di Torino veniva visto con un pizzico di timore, adesso è diventata l'ancora di salvataggio per il Napoli. Quei tre punti allo Stadium potranno ora più che mai decidere lo scudetto. E il Napoli vuole arrivare alla sfida del 22 aprile con tutte le carte giuste in mano per fare la rivoluzione. Dal punto di vista psicologico e non solo della classifica, decisiva potrebbe essere proprio la prima delle partite che ci saranno da qui allo scontro diretto. Vincere a San Siro con l'Inter è il primo step per allontanare fantasmi e paure e ritrovare certezze.

Fabrizio Piccolo