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Il mercato bolle: ora si valuterà davvero il ds Giuntoli

07/06/2016 10:50

Il mercato bolle: ora si valuterà davvero il ds Giuntoli |  Sport e Vai

E’ arrivato con l’etichetta di “mago” dopo l’esperienza al Carpi che, grazie al suo lavoro, era arrivato allo storico traguardo della serie A ma per Cristiano Giuntoli il primo anno al Napoli è stato solo di assestamento. Difficile valutare il lavoro del ds chiamato a sostituire Bigon, poche mosse portano la sua firma nella scorsa stagione. Si è ritrovato con qualche acquisto già fatto (praticamente tutti, da Reina a Valdifiori, da Hysaj ad Allan) e si è limitato a prelevare Gabriel come portiere di riserva in estate assieme a Chalobah – in prestito -  e a prendere i mai utilizzati Grassi e Regini a gennaio. Stop. Falliti altri tentativi estivi (da Soriano a Vecino, da Vrsaljko a Maksimovic), Giuntoli è rimasto a lungo nell’ombra di De Laurentiis che raramente gli ha concesso autonomia operativa. Con Sarri la sintonia è stata a corrente alternata, come dimostra la plateale bocciatura degli arrivi invernali, ma ora per il ds azzurro è arrivato il momento della verità. Se nei primi anni dell’era De Laurentiis il mercato era stato condotto in prima persona dall’allora dg Pierpaolo Marino e se successivamente prima il presidente con Mazzarri e Bigon e poi Benitez in prima persona (anche se è stato accontentato solo nel suo primo anno) hanno condotto tutte le operazioni, è arrivato ora il momento per Giuntoli di far vedere di cosa è capace. Il primo colpo, Tonelli, è retaggio dei contatti avviati già lo scorso anno. Adesso si lavora per Lapadula (assai vicino), Zielinski, Widmer (ma anche questi due, come il bomber pescarese, sono sostanzialmente delle buone riserve), la scommessa Leandrinho e il puntello Diawara ma da lui ci si aspetta altro. Deve dimostrare di poter portare a Napoli campioni veri e affermati che vadano a rafforzare la rosa. Se il mantenimento dei top-player è nelle mani di De Laurentiis che dovrà convincere Higuain in testa ma anche Callejon, Albiol, Mertens e company, a rimanere in azzurro con argomenti validi (leggasi aumento di stipendio e garanzie tecniche), sta a Giuntoli lavorare per portare giocatori importanti a Sarri. Di sicuro ci sarà sintonia sulle caratteristiche tecniche ma è sulla qualità che occorre quel quid in più. Herrera sarebbe un colpo vero: è a centrocampo che serve fare il salto in alto definitivo. Prendere solo giocatori da Empoli, Carpi, Atalanta, Udinese e Pescara – anche se fossero prospetti interessanti – è importante ma non basta. Giuntoli è chiamato a  battere un colpo grosso. Questo Napoli ha la dimensione da grande e da tale deve operare. Da qui a fine agosto si valuterà il reale valore del direttore sportivo azzurro.

 


Tags: higuain Giuntoli Lapadula

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