Il caso-Montolivo, una bandiera da ammainare?

C'è Andrè Silva e c'è Bonucci, c'è perfino Kalinic che pure, stando ai rumours di mercato, sarà il primo ad uscire dalla rosa rossonera ma Montolivo no. La mancata convocazione del centrocampista per l'International Champions Cup è diventata un caso: in Usa il Milan non ci rimarrà un paio di giorni ma fino al 5 agosto: tre partite in dieci giorni contro grandi avversari, amichevoli di lusso per fare squadra, crescere ed entrare nel vivo della preparazione estiva. Una crescita e una preparazione che non riguardano però Montolivo. L'anno scorso perse la fascia a beneficio di Bonucci, il posto da titolare l'ha perso da tempo ma la sua presenza in rosa era sempre stata reputata utile. Ora si insinua il dubbio che il giocatore non serva più e che possa andar via. Il Corsera scrive che Montolivo era arrabbiato e deluso, avrebbe preso male la decisione anche perché non motivata e arrivata all'ultimo momento a differenza, per esempio, di Gustavo Gomez che ne era già a conoscenza. E il nome del paraguaiano non viene fatto a caso poiché è in uscita, e Montolivo dovrebbe condividerne il destino.Il piano del Milan è arrivare alla rescissione di contratto con l'ex capitano (sei stagioni e 158 partite rossonere), contratto fino al 2019 a tre milioni di euro: Bologna e Werder Brema sono opzioni possibili per il suo futuro.