Idea Ancelotti: Napoli chiederà sospensione in caso di cori razzisti a Bergamo

Dopo l'appello a più riprese di Ancelotti, che ha lanciato l'idea di sospendere le partite quando arrivano offese pesanti dagli spalti, il Napoli intende proseguire su questa strada. Il tecnico azzurro ne aveva parlato a inizio stagione, a bocce ferme o quasi, rimarcando la grande differenza che aveva trovato nel campionato italiano dopo 9 anni di esperienze all'estero. "Manca la cultura sportiva, in Italia succedono cose che altrove sarebbero impensabili". Poi era tornato sul tema dopo il caso-Mourinho, difendendo il tecnico del Manchester United dopo il gesto provocatorio della mano portata all'orecchio in segno di sfida verso i tifosi della Juve: “La reazione ci può stare dopo aver ricevuto insulti per 90'. E poi ha fatto un gesto ironico, non è stato pesante. Il problema è culturale e non mi riferisco solo ai tifosi Juve, perché certe cose accadono anche a Napoli o Milano o in tanti altri stadi. Basta litigare, viviamo lo sport in maniera semplice e responsabile”. Poi nell'incontro a Coverciano per la festa dei 120 anni della Figc lanciò l'idea: "Come ci si ferma per la pioggia bisognerebbe sospendere le partite anche quando arrivano offese e insulti". Ieri, nell'incontro con i vertici dell'Aia per parlare di Var, l'allenatore partenopeo ha ribadito la sua idea agli arbitri, invitandoli a sospendere le partite in questi casi. Dalle parole ai fatti: il Napoli potrebbe chiedere la sospensione della gara a Bergamo, tra due lunedì, quando gli azzurri affronteranno l'Atalanta su un campo dove spesso si sono sentiti cori razzisti.