14/03/2018 14:14
Ai più piccoli non si possono dire bugie e Mauro Icardi, intervistato dai piccoli cronisti invitati alla Pinetina per la festa di Topolino ai 110 anni dell'Inter, una promessa importante l'ha fatta. Ovvero cosa vuol regalare al club per il prestigioso compleanno: “Spero tanti gol, e titoli, che portano gioia e soddisfazione, qui ci si vuole tutti bene, come in una famiglia che vive in amore. Lavoriamo insieme per il bene di tutti. E' l'Inter: non tutte le squadre sono così". Tra ricordi indimenticabili (“La finale di Champions League del 2010. E il 3 a 2 nel derby a ottobre, in cui ho fatto tripletta"”) e la responsabilità di portare la fascia di capitano ( "Tantissima, a quell'età non è normale ma è nel mio carattere affrontare le sfide. Ricevere la fascia di Javier Zanetti mi ha dato tanto come calciatore e come uomo. Rappresento con orgoglio la squadra e i tifosi, cerco di fare del mio meglio") il bomber elegge il miglior interista di sempre e il miglior calciatore del mondo: Javier Zanetti. E Lionel Messi. Argentini come me" e spiega cosa prova quando tira i rigori: "È una responsabilità forte, tutta la fiducia della squadra è nei miei piedi, migliaia di tifosi ti guardano trattenendo il fiato. Ma bisogna calciare. È il mio ruolo".