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Icardi: Ecco dove giocherò a 30 anni e dico tutto sulla fascia e sul mercato

19/03/2018 12:28

Icardi: Ecco dove giocherò a 30 anni e dico tutto sulla fascia e sul mercato |  Sport e Vai

La responsabilità di essere il capitano dell'Inter, i capelli biondo-platino, le voci che lo volevano vicino al Napoli, la nazionale. Mauro Icardi si confessa a Rivista Undici e racconta tutto. L'intervista è stata fatta prima del poker che gli ha consentito di arrivare a 103 gol in A ma Maurito sembrava quasi prevedere un momento felice: “Essere il capitano dell’Inter per me non è difficile, ho la personalità per farlo tranquillamente. Sono qui da 5 anni anche se… non sembra. Fare gol per me è importante, se non faccio gol torno a casa arrabbiato,ma essere il capitano dell’Inter è la mia… como se dice… missione. E io sono orgoglioso di tutto questo. E soprattutto interista: io sono interista». Dopo aver spiegato il perchè di quei giorni con i capelli tinti («Ho scelto di fare il, como se dice, biondo perché dall’Argentina arrivava Susana Jimenez che è una star argentina bionda. Abbiamo fatto con lei una puntata per il suo show. Poi volevo tenerlo anche per questo shooting qua, però poi ho pensato di togliere tutto perché arrivava la Nazionale e non mi volevo presentare completamente pelato») il bomber ripete da quando si sente interista dentro: «L’ho già detto tanto tempo fa. Io sono interista da quando ero piccolo perché giocavo alla Play Station e prendevo sempre l’Inter, sempre. Avevo il mio migliore amico e giocavamo. Sceglievo l’Inter perché c’era Adriano davanti che mi piaceva tanto. Ero bambino ed ero già interista». 4

Capitolo mercato, il Napoli lo aveva cercato nel 2016: «Queste sono cose che parla il mio procuratore con la società. È successo un po’ un casino l’anno scorso per queste cose di mercato, ma io sono sempre stato tranquillo. Ho sempre dato tutto per l’Inter. Ero in ritiro, ero in America, mi ricordo, parlavo tanto con Mancini e gli dicevo “io sono sereno”. Dove sarò a 30 anni? Speriamo che io posso continuare a giocare a calcio eh, che non smetto prima! Io mi vedo qua. Spero di fare una lunga strada all’Inter, voglio vincere qualcosa con questa maglia, questa maglia non vince da troppi anni…Questa della clausola è una cosa che abbiamo discusso con la società e si è deciso di fare così. Ma in società sanno tutti quello che penso io, quello che voglio io. E siamo tutti molto tranquilli.A 40 invece ho smesso di sicuro! Non sono come Totti! Anzi, a 40 anni non sarò nel mondo del calcio, sono uno che mi piace giocare, mi piace quello che faccio, ma in futuro non farò l’allenatore o il dirigente, sono ruoli che non mi piacciono. Credo proprio che farò il papà a tempo pieno, a casa, con la mia famiglia».

Capitolo libro, la biografia che l’anno scorso gli ha creato tanti problemi. «È stato un discorso chiarito l’anno scorso, non c’è niente altro da dire. A San Siro la gente ci vuole bene, io voglio il bene della squadra e dei tifosi. Questo discorso è stato un casino per la squadra e questa cosa mi ha fatto stare male. Ora però lo abbiamo messo da parte. Non lo rifarei. Una cosa brutta per tutti. Io ci tengo tanto all’Inter, lo sanno tutti. È stata una cosa un po’ brutta per tutti».. Facile scegliere con chi vorrebbe giocare.: «…Penso che giocare con il migliore al mondo qui all’Inter sarebbe un sogno. E sto parlando di Messi ovviamente. Però lui è legato al Barcellona e temo che sia un sogno quasi impossibile». E Maradona che lo tira in ballo un giorno sì e l’altro pure? «Gli ho risposto già l’anno scorso e penso che sia la cosa giusta. Basta, non gli rispondo più. Poi ognuno fa quello che vuole».

LUI E WANDA - Poi parla di Wanda Nara: «Quella che fa tutto è lei, non sono io. Lei porta i bimbi a scuola, ai compleanni, fa tutto a casa, va di qua e di là. Io alla fine cerco di fare al meglio la mia professione e poi quando riesco la aiuto in tutto. Però chi fa di più è lei, non è stato amore a prima vista no perché a Genova ci siamo conosciuti per un anno intero. Eravamo amici, poi… cose che succedono, che capitano. Un altro figlio? Nooooo! Basta, basta. Abbiamo finito e siamo contenti con questi 5 bambini meravigliosi». Su chi lo ha voluto più di tutti all’Inter non ha dubbi: «Quello che mi ha voluto di più è stato Massimo Moratti. Mi ha preso dalla Samp quando avevo 19 anni. È stato lui quello che ha più – come se dice – insistito. Poi c’era anche Piero (Ausilio, ndr), ha parlato di tutto con mio padre, il mio procuratore al momento. Sono stati loro due a fare questa cosa». E' storia che ci sia stata la possibilità di vederlo con la maglia della Nazionale italiana: «C’era la possibilità, mi hanno chiamato per l’Under e ho litigato con quelli della Samp perché io non volevo andare, io volevo l’Argentina. Poi hanno chiamato il mio procuratore ma ho sempre detto no. Anche gli spagnoli ci hanno provato, hanno chiamato mio padre, ma io ho sempre scelto l’Argentina. E ce l’ho fatta: è stata dura ma ho raggiunto il mio obiettivo».


Tags: inter moratti Icardi

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