Ha ragione Buffon

Ha ragione Buffon. Il virgolettato che ha riportato oggi La Gazzetta dello Sport ha creato un caso, che a ragion veduta avrebbe avuto pochi motivi per esistere. Non è uno scandalo che Buffon abbia parlato in quei termini nello spogliatoio dopo una vittoria. E anche le parole dette del capitano juventino a microfoni aperti sabato sera (ed è stato l'unico a parlare, oltre Allegri) non lasciavano spazi a inutili trionfalismi. Nella Juventus c'è qualcosa che non va. Non è di certo la classifica, che sorride al contrario di un anno fa, ma il gioco latita. Manca un pizzico di convinzione e qualche nuovo acquisto non sta rendendo al meglio (Dani Alves e Pjanic su tutti).

Nessun problema è irrisolvibile. Ma Buffon ha ragione. Nessuna squadra si scansa per una assurda teoria complottista o per chissà quale sudditanza psicologica nei confronti della Juventus, ma il discorso è semplice. Lo ha spiegato chiaramente Marco Giampaolo qualche giorno fa a Sky. Quando la Sampdoria, o chi per lei, deve giocare per due volte in 4 giorni preferisce far giocare i titolari contro una squadra di pari livello che contro una Juventus che probabilmente vincerebbe comunque, perché è più forte sotto tutti i punti di vista. In fondo le parole di Buffon si possono parafrasare così.

Il problema non è il virgolettato di Buffon, ma l'analfabetismo funzionale di chi ci vede dietro un complotto. Perché poi, in fondo, quella sfuriata farà bene. Come fu a Reggio Emilia un anno fa. Perché Buffon lo sa che se le cose continuano così non si andrà lontano in Europa. E da buon capitano ha il dovere di aprire gli occhi alla squadra. Soprattutto quando, come in questo, ha ragione lui.