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Guariniello torna a indagare sul calcio: Mafia ha pentiti, calcio no

20/01/2020 13:23

Guariniello torna a indagare sul calcio: Mafia ha pentiti, calcio no |  Sport e Vai

Lo conoscono tutti per la battaglia che per anni ha intrapreso contro il doping nel calcio, ora Raffaele Guariniello torna a occuparsi del lato oscuro del pallone e come rivela il Corriere della sera si concentra sulla Sla, che definisce la «malattia professionale» dei calciatori... Le ricerche concordano: in Italia i calciatori si ammalano di Sla di più e prima delle altre categorie professionali. Il magistrato parla dopo la morte di Anastasi, che pure aveva contratto la malattia. «La mia speranza, mentre la casistica purtroppo cresce, è che sia maturata la consapevolezza dell' ambiente - dice l' ex pm, che presiede la commissione amianto del ministero dell' Ambiente -. Trovare il nesso tra calcio e Sla è importante ai fini della prevenzione. Io lavorai da solo, in un clima sconsolante. Con una perplessità che non mi ha mai abbandonato: benché non si possa pensare che la Sla sia una malattia solo dei giocatori italiani, il mio studio non ebbe seguito in Europa. Provai a sensibilizzare Michel Platini all' Uefa, da noi Damiano Tommasi sembrava molto interessato, ma non ci fu seguito. Sarebbe stato interessante, invece, incrociare i dati». Le ipotesi? Sempre le stesse: 1) Traumi (colpi di testa, scontri, infortuni); 2) uso di sostanze dopanti e abuso di farmaci; 3) esposizione a sostanze chimiche per ravvivare l' erba e il verde dei campi. «Non si vuole criminalizzare il calcio - chiosa Guariniello -, ma trovare il nesso. Peccato non aver mai incontrato un pentito su questo fronte. La mafia li ha, il calcio no».


Tags: sla guariniello anastasi

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