Guardiola: Il Napoli emoziona, mi piace vederlo giocare

A lui provinciale non lo chiamerà mai nessuno. Dall'Hotel Vesuvio, dove è in ritiro col City, Pep Guardiola sembra un po' il Maestro di città. Si presenta in cravatta e gilet, tono pacato e idee chiare. Il tecnico dei Citizens da mesi non fa che elogiare il gioco del Napoli e il suo allenatore e si ripete anche oggi, alla vigilia della sfida di Fuorigrotta: “E' un piacere vedere il San Paolo, l'approccio nostro non cambierà così come penso il loro, giochiamo in maniera simile. E' un onore essere per me qui, dove non ho mai giocato. Vogliamo vincere, abbiamo la possibilità di qualificarci, ci aspettano due trasferte durissime e vediamo come farle. Paura del Napoli no ma tanto rispetto sì. E' un gioco però, non può esserci paura. Dobbiamo interpretare bene la gara, siamo una società e una squadra giovane in Europa, non abbiamo l'esperienza di Milan, Juve, Barcellona, Bayern, non abbiamo questa esperienza. Ne abbiamo 4 che ne hanno, come Aguero e Silva, per noi è una prova e questa è una bella piazza per dimostrare quanto valiamo. Vogliamo concedere poco al Napoli, all'andata ci hanno fatto gol in casa nostra e dobbiamo stare attenti”. Dopo un elogio a David Silva (“per noi è una leggenda, lo volevo al Barcellona ma non lo prendemmo perchè costava tantissimo”) Guardiola elogia anche lo Shakhtar: “Sia Napoli che Shakhtar sono fortissimi, sono al nostro stesso livello. Ho visto le partite degli azzurri, la squadra è in grandissima salute, mi piace da spettatore guardare il loro calcio. Questo sport si vede da quanta emozione siamo in grado di produrre e il Napoli questa emozione la produce, per questo mi piace vederlo”. Rispetto all'andata ci saranno nel Napoli Allan e Jorginho, che non c'erano a Manchester: “Me li aspetto in campo ma il modo di giocare non cambierà, certo la qualità dei singoli fa la differenza, ma l'approccio e come si muovono è simile. Jorginho è meraviglioso, Allan è in gran forma, chi è capace di fare passaggi corti gioca sempre bene e il Napoli lo sa fare e perde poco palla. Quando la perdono possono aggredire subito, poi si inseriscono negli spazi come fa Callejon come nessuno. Questa squadra ci richiede qualcosa di più per vincere, se vogliamo crescere dobbiamo confrontarci con i più grandi e il Napoli lo è. Giocare per il pareggio? No, perchè giocare per pareggiare quando possiamo vincere? Tutti giocano per vincere”. Come qualità il City si sta avvicinando a tutte le big storiche d'Europa: “Sono contento dei miei ma siamo ancora a novembre e c'è ancora un gap con le altre, possiamo migliorare a livello individuale e collettivo”.

Fabrizio Piccolo