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Gentile: Non alleno più per colpa dei poteri forti, che vergogna scritte su Scirea

16/12/2018 13:11

Gentile: Non alleno più per colpa dei poteri forti, che vergogna scritte su Scirea |  Sport e Vai

Ma che fine ha fatto Claudio Gentile? L'ex ct dell'Under 21 ha provato ad allenare in Svizzera e gira per il mondo ma da tempo è uscito dai riflettori. Il popolare Gheddafi, chiamato così perchè nato in Libia (“Sono nato lì, ci sono rimasto fino a otto anni. Gli italiani avevano fatto tante cose buone, quando nel 1982 vincemmo il Mondiale in Spagna con l' Italia di Bearzot, chiesi il permesso di visitare la Libia, per rivedere i luoghi dove ero nato e cresciuto, l' oratorio delle prime partitelle da bambino. Ma il colonnello Gheddafi mise il veto. E dire che negli stadi mi chiamavano proprio così, Gheddafi...il colonnello, con tutti i suoi difetti, non era un disastro, fu a lungo azionista della Fiat e garantiva l' ordine interno. Oggi la situazione è sotto gli occhi e per me e per la mamma, che ho ancora, ogni telegiornale riapre la ferita”) si confessa in un'intervista al Giorno: “Questo Stato che privilegia i raccomandati smette di vincere. Nel calcio e anche in generale. Ci dobbiamo riabituare a valorizzare il merito. In ogni settore. Io facevo questo all'Under 21. E infatti non lavoro più. Poteri oscuri? No, visibilissimi. Io convocavo chi meritava la maglia azzurra, non ascoltavo consigli interessati e suggerimenti pelosi. Tutto qua. Da oltre confine mi hanno cercato, ma non capisco perché non posso trovare posto in Italia. Con la Under 21 sono l'ultimo ad aver conquistato il titolo europeo. E lo sa quanti ct nel calcio hanno vinto una medaglia alle Olimpiadi? Vittorio Pozzo nel 1936 e il sottoscritto nel 2004.... Ci sono allenatori che perdono e nessuno li tocca, però non mi rassegno, magari un giorno un presidente che ha voglia di lavorare con me lo trovo. Sono un tipo tignoso». Dicono che nel calcio di oggi un Gentile sarebbe espulso dopo dieci minuti. «Invece io dico che nel calcio di oggi latitano i grandi difensori. Del resto in Italia i migliori sono sempre Chiellini e Bonucci, più vicini ai quaranta di età che ai venticinque». Ultimo pensiero per gli insulti sui muri alla memoria del povero Scirea: «Mi vergogno di gente così, come di chiunque oltraggi il ricordo di chi non c' è più. Mi faccia però spezzare una lancia a favore dei fiorentini. A Firenze ho giocato. La rivalità forte con la Juventus è una cosa sana, non cattiva. Poi, a Firenze come a Torino e altrove, ci sono infime minoranze che prendono il pallone a pretesto per dare sfogo agli istinti beceri. Sono dei poveri di spirito...».

 


Tags: under 21 gentile scirea

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