Gattuso: Verona campo ostico per il Milan, ma squadra sta crescendo e società mi protegge

Milan e Verona, atto secondo. Stavolta si gioca al Bentegodi e non c'è la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, ma punti pesanti in ottica campionato. La sfida con gli scaligeri, soprattutto, arriva per i rossoneri al termine di una settimana particolare, conditta sì da due vittorie ma anche dalla clamorosa bocciatura dell'Uefa sul voluntary agreement e dall'incresciosca vicenda Donnarumma. "Prima di iniziare voglio fare tanti auguri a questa gloriosa società di cui sia io che i ragazzi siamo orgogliosi di far parte", esordisce Rino Gattuso in conferenza stampa. "Ci metterei la firma per campare la metà di 118 anni. Col Verona sarà una partita tosta, completamente diversa da mercoledì. Il Bentegodi è uno stadio storicamente ostico per il Milan". Dopo qualche incerteazza il tecnico calabrese sembra aver rivoltato il Milan: "Non me lo aspettavo, ma quando lavori con ragazzi che si mettono a disposizione è tutto più facile. Pensavo servisse più tempo e questa cosa mi fa ben sperare. Ora penso pensiamo solo a domani. Potrebbero fare la differenza anche le piccole cose, uno scatto in più di Cutrone o un ripiegamento di Suso. Anche Calhanoglu ha ampi margini di miglioramento. Serve cattiveria, oltre alla tecnica". Quindi un elogio della dirigenza: "Li ringrazio perché mi supportano e mi stanno sempre vicino. Questa è un'esperienza faticosa ma loro sono sempre al mio fianco, Mirabelli e Fassone pensano a tutto ciò che non riguarda il campo e io sono tranquillo". Quindi sulla formazione: "Dopo il Rijeka ho parlato con lo staff e con 4-5 giocatori. Abbiamo deciso di tornare alla linea difensiva a quattro. Cutrone titolare? Devo valutare, ci sono calciatori che hanno giocato molto ultimamente. Calhanoglu? Può fare di tutto, lo ha dimostrato a Leverkusen. Kessie è uno di quelli che mi stanno regalando maggiori soddisfazioni, come Bonaventura. Rodriguez? Sta giocando bene, ma in questo momento voglio che un terzino attacchi e l'altro resti dietro. Tutta la squadra comunque sta dando qualcosa in più. I miei ragazzi sono tenaci, basti pensare a Bonucci che è un martello".