Gattuso si fida dello zoccolo duro, cambiano gli schemi ma non gli uomini

La rosa è indubbiamente più ampia e qualificata, la possibilità di fare scelte maggiore, c'è anche l'Europa League alle porte ma Gattuso non intende cambiare il suo Milan per la trasferta di domenica a Cagliari. L'idea di Ringhio è di far metabolizzare allo zoccolo duro schemi e movimenti, dare certezze a un gruppo che per la gran parte è lo stesso dello scorso anno per il momento. A parte Higuain, intoccabile per mille motivi (non foss'altro che è l'unica punta di ruolo assieme a Cutrone che però è rientrato acciaccato dagli impegni con l'Under 21), gli altri 10 c'erano già un anno fa. A cambiare saranno i movimenti dei protagonisti perchè Ringhio ha capito che il Pipita va assistito meglio e che la squadra deve giocare di più per lui. Non saranno però gli uomini a cambiare, in nessun reparto. In difesa resta in panchina Caldara, che anche in Nazionale ha palesato qualche incertezza nel reparto a 4 e che deve andare ancora a ripetizioni dopo aver sempre giocato nella linea a 3 con Gasperini all'Atalanta. Fiducia a Musacchio dunque e con lui anche a Calabria sulla fascia destra. A sinistra Rodriguez, nonostante abbia giocato una partita e mezza con la Svizzera, si tiene stretto il suo posto respingendo le frenesie di Laxalt. In mezzo al campo nessuna novità: Kessiè è intoccabile, Biglia imprescindibile e Bonaventura da interno è insostituibile (s'è visto con l'Italia che sulla fascia rende meno). Così come Suso e Calhanoglu saranno gli angeli custodi di Higuain. I nuovi possono aspettare: non solo Caldara e Laxalt ma anche Castillejo e Bakayoko. La priorità di Gattuso è dare un'anima a questa squadra, dopo ci sarà tempo per tutti (e in coppa già si vedrà qualche novità).

Stefano Grandi