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Gattuso: Rispetto a Wenger io sono un Pulcino, lo sogno la notte

07/03/2018 15:11

Gattuso: Rispetto a Wenger io sono un Pulcino, lo sogno la notte |  Sport e Vai

Da giocatore in queste partite mangiava l'erba ma ora che sta sulla panchina Rino Gattuso sa che parte con l'handicap nell'affrontare un guru come il tecnico dell'Arsenal Wenger e nella conferenza di vigilia della gara di Europa League non ha problemi ad ammetterlo. Si veste d'umiltà Ringhio e dice: “Io ho vissuto da giocatore partite del genere, ora è tutto diverso. In confronto a Wenger io sono nella categoria Pulcini. Non è una sfida con lui, perchè in quello non c'è partita. Ha vinto tanto in carriera, sono 21-22 anni che allena la stessa società. Il mio percorso è ancora molto lungo. Sarà una partita interessante, con una mentalità più nuova che è la mia, ma con lui che ha l'esperienza. Lo saluto e mi metto al mio angolo, ancora i paragoni non si possono fare". A chi gli chiede se vorrebbe diventare il Wenger rossonero risponde così: "Mi piacerebbe molto. Vorrei fare questo lavoro per tantissimi anni. Siccome lo so fare solo in un modo e ci metto tutto me stesso. Arrivo a sera che sono cotto veramente. O mi do una calmata o lo posso fare per pochi anni. Mi piacerebbe costruire qualcosa di lunga durata". Intanto anche la rosa rossonera, però, non ha tutta l'esperienza che hanno i Gunners: “L'Arsenal è in difficoltà, ma ha grandissimi campioni e ha segnato 18 gol in Europa League. C'è grandissimo rispetto, noi dobbiamo fare una grande prestazione. Era da un po' di anni che il Milan non giocava una partita in Europa con 70mila persone. Tranne Bonucci e Biglia la nostra è una squadra con pochissima esperienza in Europa. Questo ci serve per alzare l'asticella, visto che siamo una squadra giovane".

LE ARMI - Come si batte dunque la squadra inglese? “L'Arsenal è una squadra tecnica a cui non piace la transizione difensiva. Noi dobbiamo essere bravi a non subirli e a farli correre quando abbiamo la palla. Non dobbiamo sbagliare a livello mentale. Non dobbiamo spaventarci dei 70mila e giocare con le grandissime qualità che abbiamo, sia tecniche che fisiche. E così possiamo metterli in grandissima difficoltà". Gattuso prova a caricare di allegria la vigilia: “La tensione ognuno di loro la gestisce in modo diverso, però bisogna viverla ed essere contenti che si giochi una partita così. Ci sono giocatori che sognano per una vita partite così e non le giocano mai. Non bisogna pensare che se si sbaglia un passaggio sia una tragedia, c'è il compagno che ci mette una pezza. Quello è il segreto". L'incubo invece è un altro: “La preoccupazione è come non far segnare l'Arsenal. Quando vado a letto sogno Ozil e Wenger, non quello che ho fatto da calciatore. Quello che ho fatto è passato, oggi è qualcosa di diverso e non si può paragonare".

CUTRONE E MERCATO - Molti vedono in Cutrone il salvatore della patria: "Cutrone non salva nulla da solo. E' la squadra che fa lavoro sia in fase offensiva che difensiva. Ogni singolo giocatore si deve mettere a disposizione della squadra. Del singolo giocatore me ne può fregar di meno". C'è spazio anche per un piccolo siparietto quando viene chiesto a Bonaventura se vuole andare in Premier in futuro, Gattuso interviene in tackle e dice: "Lascialo stare. Jack, non rispondere. Sta bene al Milan, fa gol. Che deve andare, in Premier League a prendere mazzate? Lascialo stare qua. Adesso mi hai creato un problema. Adesso c'è Raiola che si è già messo in moto. Stai buono, ma fatti gli affari tuoi”. Infine un pensiero su Astori: “Perdiamo un grandissimo uomo di un'umiltà incredibile. Io ero al Milan e lui nelle giovanili. Quando lo vedevo in palestra mi chiedeva sempre se poteva usarla. Alla terza volta gli ho detto che era casa sua e che non serviva chiedermelo. L'ultima volta l'ho incontrato il 30 dicembre a Firenze prima della partita e mi aveva detto che era orgoglioso e contento per me e la mia nuova avventura al Milan. Dev'essere un esempio per tantissimi giovani. E' sempre stato rispettoso e con grande mentalità. Ci mancherà un grandissimo uomo, non lo dimenticheremo".


Tags: arsenal gattuso wenger

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